Fondation Cartier | Raymond Depardon: La vita moderna | Triennale di Milano

Triennale di Milano

Triennale Milano e Fondation Cartier pour l’art contemporain

presentano

  Raymond Depardon 

La vita moderna

 15 ottobre 2021 – 10 aprile 2022
Triennale Milano

Dal 15 ottobre 2021 al 10 aprile 2022, Triennale Milano e Fondation Cartier pour l’art contemporain presentano La vita moderna, esposizione personale del fotografo e cineasta francese Raymond Depardon. La vita moderna riunisce trecento immagini e due film ed è la più grande mostra mai realizzata dell’artista che, dagli anni Settanta, ha rinnovato profondamente il mondo dell’immagine contemporanea. Specialmente creata per Milano, la mostra rivela, attraverso molte tra le sue serie più emblematiche, quanto l’Italia abiti il suo lavoro.

Condividendo la stessa visione della creazione e l’intento di trasformare lo spazio espositivo in un luogo di interrogativi sulle grandi sfide del nostro tempo, Triennale Milano e Fondation Cartier pour l’art contemporain hanno scelto per la terza mostra in programma nell’ambito del partenariato tra le due istituzioni, di dedicare oltre 1300 m2 di spazi espositivi all’opera di un fotografo-regista che percorre il pianeta, attraversa le città e le campagne, dà la parola ai loro abitanti e pone sul mondo uno sguardo umanista.

Alla ricerca costante della giusta distanza, Raymond Depardon va incontro ai suoi soggetti con discrezione e umiltà, costruendo con pazienza un rapporto con gli esseri o i luoghi, dando voce a coloro che non ne hanno, mostrando ogni paesaggio come il luogo di un’esperienza umana attraverso l’obiettivo di una macchina fotografica o di una telecamera.

L’esposizione La vita moderna mostra la ricchezza dell’opera di Raymond Depardon, la diversità dei suoi soggetti e la coerenza del suo percorso, attraverso otto serie fotografiche, due film e l’insieme dei libri che ha pubblicato. Prendendo in prestito il titolo dal film che, nel 2008, conclude la trilogia Profils paysans, l’esposizione conduce il visitatore in una successione di interrogativi che attraversano tutta l’opera dell’artista: quali sono i soggetti che richiamano il colore e quelli per cui si impone il bianco e nero? Come evocare, in un’immagine, le trasformazioni di un paesaggio? Qual è il posto del fotografo e qual è la giusta distanza dal soggetto? Come distaccarsi dall’evento per rivelare i margini e i bordi? Cos’è la modernità in fotografia quando si percorre una zona rurale o si attraversano le strade di una città post-industriale?

Qui il dualismo – tra bianco e nero e colore, tra visi e paesaggi, tra terra avita e modernità – non diventa antagonismo, ma rivela l’attenzione verso il mondo, una curiosità in movimento, uno sguardo aperto sull’incontro della diversità della nostra epoca.

La vita moderna è stata appositamente creata per Triennale Milano, con la partecipazione dell’artista Jean-Michel Alberola, nella cornice della scenografia firmata da Théa Alberola.

L’esposizione La vita moderna, s’inserisce inoltre in una lunga storia che lega Raymond Depardon e Fondation Cartier pour l’art contemporain da quasi trent’anni. Fondato su una visione condivisa della nostra società contemporanea, delle sue sfide e delle sue sconfitte, il dialogo ininterrotto si è sviluppato e arricchito attraverso numerosi progetti: ben 14 esposizioni personali e collettive, 19 libri e la produzione di 8 film. La collezione di Fondation Cartier conserva inoltre 570 fotografie dell’artista, appartenenti a nove serie (tra cui l’intera La France). Alcuni impegni professionali hanno aperto al fotografo nuovi spazi geografici, come la foresta amazzonica, in occasione di varie esposizioni: Yanomami, l’esprit de la forêt (2003), a cui ha fatto seguito, nel 2008, Terre natale, ailleurs commence ici, un’esposizione ideata in collaborazione con il filosofo Paul Virilio, intorno alle nozioni di radicamento e sradicamento e alle questioni che ne derivano. L’idea della terra natale, fondamentale in tutta l’opera di Raymond Depardon, appare come uno dei fili conduttori che attraversano l’intera esposizione La vita moderna.

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