Casa degli Artisti | EMILIO VAVARELLA. The Italian Job – Job n. 3, Lazy Sunday

Casa degli Artisti, Milano

 

Il 12° Atelier di Casa degli Artisti, progetto sviluppato in collaborazione con
AN-ICON. An-Iconology: History, Theory, and Practices of Environmental Images
presenta

 

EMILIO VAVARELLA

THE ITALIAN JOB – Job n. 3, Lazy Sunday

a cura di Elisabetta Modena e Sofia Pirandello

 

Casa degli Artisti, Milano

22 – 23 gennaio 2022

 

Casa degli Artisti e il progetto ERC Advanced Grant AN-ICON. An-Iconology: History, Theory, and Practices of Environmental Images, coordinato dal Prof. Andrea Pinotti, presso il Dipartimento di Filosofia “Piero Martinetti” dell’Università degli Studi di Milano, sono lieti di presentare THE ITALIAN JOB – Job n.3, Lazy Sunday di Emilio Vavarella, secondo artista in residenza nel 12° Atelier.

Il 12° Atelier è un atelier virtuale nato nel 2020 dalla collaborazione tra la Casa degli Artisti di Milano e AN-ICON. La ricostruzione 3D degli spazi della storica Casa degli Artisti di Milano si aggiunge agli undici atelier fisicamente presenti in via Cazzaniga, ospitando, a partire dal gennaio 2021, un programma di residenze virtuali per artisti prodotte da AN-ICON.

La concezione di questo spazio in cross-reality corrisponde all’intenzione di Casa degli Artisti di lavorare sulle connessioni tra analogico e digitale, attraverso un approccio ibrido che possa realmente aumentare, e non semplicemente sostituire, la realtà fisica.

THE ITALIAN JOB – Job n.3, Lazy Sunday

Lazy Sunday è la terza opera della serie THE ITALIAN JOB. Iniziata nel 2014, a cavallo tra Italia e Stati Uniti, questa serie intende evidenziare le strutture nascoste dietro temi quali legittimazione artistica, virtualità, lavoro immateriale e relazioni 2.0 tra artisti e curatori. Lazy Sunday prende forma dopo l’invito a partecipare a una residenza virtuale all’interno degli spazi del 12° Atelier. L’artista accetta l’invito ribaltando i presupposti della residenza: invece di partecipare a distanza, Vavarella trasforma il proprio punto di vista in uno spazio aperto alla partecipazione virtuale di altre persone. L’opera consiste in un film di 12 ore realizzato con una telecamera a 360° e girato ininterrottamente l’8 agosto 2021, in una giornata come tante altre. A cominciare dalle 9:40 del mattino, Emilio Vavarella ha filmato gli eventi di una sua domenica d’estate, registrando ogni sua attività, dal risveglio fino alla sera.
Il film sarà visibile nello spazio appositamente allestito a Casa degli Artisti, dove il visitatore potrà assumere il punto di vista dell’artista utilizzando un visore di Realtà Virtuale. Il visitatore spenderà la mattina leggendo steso sull’amaca di Vavarella, lo seguirà attraverso le strade di Boston e Cambridge, e lo accompagnerà tra sentieri boscosi e in una gara di nuoto da una sponda all’altra del lago Walden Pond. Il film sarà visibile al pubblico esclusivamente negli spazi di Casa degli Artisti domenica 23 gennaio 2022, nelle dodici ore corrispondenti ai fatti filmati.

Vavarella intende così sfidare i visitatori a mettersi nei suoi panni, trasformando per alcune ore la propria corporeità in un luogo di residenza virtuale. Giocando con la noia e la frustrazione che dodici pigre ore di video possono generare, l’artista accoglie il visitatore nel suo quotidiano e si presta quale avatar di una esperienza immersiva. Sfruttando la capacità della Realtà Virtuale di veicolare un forte senso di presenza, e consapevole che questa apparente intimità può risultare del tutto ingannevole, egli apre il proprio punto di vista e simultaneamente lo impone agli spettatori della mostra. Vavarella trascina chi guarda in un continuo ribaltamento dei concetti di pubblico e privato, prossimità e distanza, immediatezza e mediazione, fisicità e virtualità, rifiuto e partecipazione. In questo modo, Lazy Sunday rimette in discussione una tecnologia che si propone come trasparente e immediata, promettendo di lasciar vedere tutto per vivere autenticamente qualunque esperienza.

THE ITALIAN JOB (Series)

THE ITALIAN JOB è una serie di opere concettuali (“jobs”) a cavallo tra Italia e Stati Uniti che intendono evidenziare le strutture nascoste dietro temi quali: legalità, legittimazione artistica, processi collettivi, lavoro immateriale e relazioni 2.0 tra artisti e curatori.

Il primo lavoro della serie, con testi curatoriali di Lucrezia Calabrò Visconti e Marii Nyröp, è consistito nel furto di una residenza virtuale e delle opere ivi realizzate sfruttando una falla dei Creative Commons. Il secondo lavoro, con testi curatoriali di Monica Bosaro e Emma Stanisic, è consistito nell’appropriazione e nella vendita online di foto attualmente ricercate dall’FBI.

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