Gruppo Cap Parco La Spezia

Gruppo CAP | Cantiere/Scuola | Roberto Coda Zabetta

Parco La Spezia, Milano

Gruppo CAP
presenta

Cantiere/Scuola
Roberto Coda Zabetta

Al via il progetto per trasformare in opera d’arte l’ex-scuola per l’infanzia del Parco La Spezia in via Rimini, promosso da Gruppo CAP in collaborazione con Super il festival delle periferie.

È stata firmata oggi l’estensione del patto di collaborazione tra il Comune di Milano, il Municipio 6, Gruppo CAP, Super il festival delle periferie, Roberto Coda Zabetta, Negro Servizi, Consorzio Cooperative Lavoratori, Black Mamba Production, PCM Studio e Romeo Safety Italia per la definizione di una serie di azioni comuni volte
alla valorizzazione dell’area pubblica che circonda il nuovo headquarters di Gruppo CAP in via Rimini a Milano.

Gruppo CAP, in collaborazione con Super il festival delle periferie e grazie al coinvolgimento dell’artista italiano Roberto Coda Zabetta, promuove un importante intervento di riqualificazione urbana nell’area adiacente la nuova sede di via Rimini presso il Parco La Spezia, oggetto del patto di collaborazione siglato quest’oggi tra il Comune di Milano, il Municipio 6, Gruppo CAP, Super il festival delle periferie, Roberto Coda Zabetta, Negro Servizi, Consorzio Cooperative Lavoratori, Black Mamba Production, PCM Studio e Romeo Safety Italia.

La ex scuola del Parco La Spezia sarà il cuore di questo intervento che permetterà la sua restituzione alla
cittadinanza nelle forme di un’opera d’arte ambientale straordinaria, dalla forte valenza simbolica e concettuale. L’intervento agirà come un dispositivo dinamico in divenire che impegnerà attivamente tutto l’arco temporale che si estende sino alla demolizione dell’edificio nella primavera 2023.

Il progetto dedicato alla scuola del Bsi colloca al culmine di un lungo processo avviato nel 2019 dal dialogo tra Gruppo CAP, gestore del Servizio Idrico Integrato dei comuni del territorio della Città metropolitana di Milano, e Super il festival delle periferie, progetto permanente che valorizza in modo attento e lento pratiche dal basso di abitanti e soggetti attivi nelle periferie di Milano, con il coordinamento dall’architetto Federica Verona, sancito da un patto di collaborazione che oggi si estende a nuovi soggetti che insieme alla cittadinanza stabiliscono un piano di azioni comuni a favore del bene pubblico.

“È davvero affascinante vedere come alcuni luoghi diventino espressione di esperimenti di rigenerazione
artistica. Grazie a uno straordinario atto di generosità, si dona bellezza alle persone. Mi piace pensare che
quello che accade qui e oggi possa diventare un modello per trasformare e rendere belli tutti quei luoghi che
attendono di diventare altro – cosa che accade frequentemente in una città come Milano – attraverso l’arte.
Grazie alla proficua collaborazione di diversi attori, fra cui Comune di Milano, Municipio 6, Gruppo CAP e
Super il festival delle periferie, e soprattutto con il coinvolgimento attivo di cittadine e cittadini, abbiamo
rigenerato – nel solco dell’inclusione sociale e del rispetto per l’ambiente – e restituito alla collettività un pezzo
della nostra città” ha detto Gaia Romani, Assessora ai Servizi Civici e Generali del Comune di Milano.

Il punto di partenza per il concepimento di questa iniziativa è infatti la nascita del nuovo headquarters di
Gruppo CAP presso via Rimini e della suggestiva Piazza d’Acqua che presto lo fronteggerà. L’edifico si
caratterizza per l’alta prestazione ecologica e per la forte volontà di Gruppo CAP di aprirsi alla comunità che
abita il quartiere mettendo a disposizione il piano terreno dell’edificio, unendo finalità aziendali e sociali in
un unico complesso di azioni tra cui un cocktail bar, una biblioteca e un asilo nido. Con questo obiettivo, è
stato coinvolto Super il festival delle periferie, al fine di instaurare in primissima battuta un processo di
conoscenza del tessuto territoriale e attivare quindi il dialogo con presidi locali formali o informali, indagando
le reali esigenze e aspettative degli abitanti.

L’acqua è l’elemento che più di ogni altro richiama l’idea di connessione e il nostro impegno è quello di
costruire, attraverso i nostri servizi, un futuro in cui le persone possano sentirsi parte di una rete, di una
comunità. – commenta Alessandro Russo, presidente e amministratore delegato di Gruppo CAP – La conferma
del Patto di collaborazione con i tanti partner sul territorio e con l’amministrazione comunale, ci consente di
proseguire il percorso di coinvolgimento della cittadinanza cominciato nel 2019, per trasformare la nostra
nuova sede in via Rimini in uno dei punti di riferimento per il quartiere. A settembre infatti daremo il via a una
serie di iniziative aperte al pubblico, che coinvolgeranno importanti nomi della cultura, della divulgazione,
dell’arte e dello spettacolo”.

La scuola chiusa di via Rimini ha rappresentato per diversi mesi un problema di sicurezza percepita sul nostro
territorio. Questo intervento, unito a quello della nuova sede di Gruppo CAP, dà lustro a un quartiere in forte rivalutazione. Questo intervento – prosegue Santo Minniti, Presidente del Municipio 6 – si inserisce peraltro
in una più ampia partnership tra Gruppo CAP e Municipio 6. È per noi importante che una grande azienda a
capitale pubblico come Gruppo CAP decida di investire sul territorio che la ospita e che da qualche anno la
vede sempre più presente e protagonista”.

La terza e ultima fase di questo processo, in cui si inserisce il coinvolgimento di Roberto Coda Zabetta,
prevede un ulteriore livello di partecipazione delle comunità locali con la creazione di momenti di aggregazione attraverso i linguaggi artistici e performativi, che accrescano la consapevolezza e il senso di appartenenza al quartiere.
In seguito a una serie sopralluoghi, visite e incontri nel quartiere, Coda Zabetta ha individuato nella vecchia
scuola del Parco La Spezia l’area del suo intervento. L’edificio sarà demolito dal Comune di Milano nella primavera del 2023 e l’artista lo metterà a disposizione di questa distruzione, rigenerandolo: un’operazione che si estende oltre i limiti fisici dell’architettura, per attraversare integralmente l’arco temporale di vita, morte e rinascita della struttura, quasi si trattasse di un organismo in evoluzione.

L’artista, che è solito uscire dallo spazio intimo dello studio per dedicarsi a progetti ambientali di ampio respiro, come Cantiere1/Terrazzo 000 al PART – Palazzi dell’Arte di Rimini (2020), Cantiere2/Harbour a Saint- Pierre Quiberon in Bretagna, Francia (2018) e Cantiere1/Terrazzo all’ex Ospedale Militare e al Museo Madre di Napoli (2017), ha concepito un intervento concettuale, tanto straordinario quanto effimero, che si basa su un uso simbolico dell’alfabeto cromatico.

La scuola riacquisirà luce e sarà temporaneamente restituita ai cittadini e resa fruibile visivamente nelle forme di una monumentale scultura ambientale. Un omaggio alla città, al quartiere e ai suoi abitanti.
L’intero processo creativo, dal suo concepimento in seno ai dialoghi tra Gruppo CAP, Super e cittadini, sino alla distruzione e scomparsa della scuola, sarà raccontato dall’occhio del fotografo e video-maker Henrik Blomqvist attraverso un video documentario destinato alla divulgazione, per testimoniare questo felice esempio di cittadinanza attiva e cooperazione sul territorio.

A seguito della firma del patto, nella seconda metà di agosto, prenderà avvio il cantiere con la direzione lavori
di Enrico Zampieri del Consorzio Cooperative Lavoratori, il coordinamento della sicurezza affidato all’esperienza di Romeo Safety Italia srl e la fondamentale partecipazione di Davide Negro con l’azienda Negro Servizi Srl. Nel mese di settembre i lavori proseguiranno con l’intervento di Roberto Coda Zabetta e si concluderanno con la presentazione alla cittadinanza nell’ambito di un grande vernissage pubblico martedì 27 settembre 2022.

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