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Jan Zalasiewicz Tag

Armin Linke “L’apparenza di ciò che non si vede”

Armin Linke “L’apparenza di ciò che non si vede”

paolamanfredistudio

di Paola C. Manfredi
Press Office and Communication Strategies for contemporary art and culture.
#pcmstudio

PCM Studio
#PCMopening Venerdì 3 e sabato 4 febbraio 2023, @ #PCMopening
Venerdì 3 e sabato 4 febbraio 2023, @palazzo_grassi – Punta della Dogana presenta la quarta edizione di “Set Up” il format site-specific ideato da Palazzo Grassi in collaborazione con il curatore indipendente @enricobettinello e, per la prima volta, con il @terraformafestival .
 
“Set Up” torna a Punta della Dogana investendone gli spazi per accogliere due serate di musica, danza e performance, offrendo un’esperienza unica all’interno della ex Dogana del Mar nel periodo di tempo che va dal disallestimento della mostra “Bruce Nauman: Contrapposto Studies” e l’apertura della nuova collettiva “Icônes”, a cura di Emma Lavigne e Bruno Racine, il 2 aprile 2023.

Questa nuova edizione vede la partecipazione di artisti internazionali, di generazioni, ispirazioni e influenze culturali differenti che si alterneranno tra le navate e all’interno del cubo di Punta della Dogana, offrendo al pubblico prospettive inedite sugli spazi di questo straordinario complesso architettonico.
 
Un’esperienza altamente immersiva in cui le barriere tra artista e osservatore tendono ad assottigliarsi, nella scoperta delle sonorità contemporanee e delle più attuali ricerche sul movimento.

Foto 1: Leïla Ka, ph. Piero Tauro
Foto 2: Orchestre Tout Puissant Marcel Duchamp
Foto 3: Carmen Villain, ph. Signe Luksengard

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@clementinarizzi #palazzograssi #puntadelladogana #setup #terraforma #pinaultcollection #venezia @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMopening ✨ FEBRUARY 2023 ✨ - Venerdi 3 e S #PCMopening
✨ FEBRUARY 2023 ✨

- Venerdi 3 e Sabato 4 febbraio 2023
@palazzo_grassi - Punta della Dogana ospita la quarta edizione dell’evento site-specific “SET UP”, in collaborazione con il curatore indipendente @enricobettinello e, per la prima volta, con il @terraformafestival .

- Venerdì 10 febbraio 2023
@gagosian Roma presenta “XXIII” la personale di Adam McEwan. In questa occasione sarà esposta una nuova serie di opere dedicata alla penna Bic, oggetto di design usato in tutto il mondo, che quest’anno compie 70 anni dalla sua messa in commercio.

- Sabato 11 febbraio 2023
@soggettiva_gallery inaugura, in occasione della festa di San Valentino, la nuova mostra “THE MOOD OF LOVE” incentrata sulle più grandi storie d’amore del cinema internazionale.

- Giovedì 16 febbraio 2023
@fondationcartier in partenariato con @triennalemilano presenta “MIRDIDINGKINGATHI JUWARNDA SALLY GABORI”, la prima mostra dell’artista aborigena Sally Gabori in Italia.

- Venerdì 17 febbraio 2023 
@fondazione_ferrero di Alba presenta il nuovo progetto espositivo “L’INVENZIONE DELLA FELICITÀ” dedicato al grande fotografo francese Jaques Henri Lartigue.
La mostra è curata da Denis Curti, Marion Perceval e Charles-Antoine Revol della Donation Jaques Lartigue e realizzata in collaborazione con la @casa.dei.tre.oci di Venezia e la Donation Jaques Henri Lartigue di Parigi. 

- Sabato 18 febbraio 2023
La Project room di @eatalyarthouse ospita la mostra dedicata alle 8 opere finaliste della prima edizione del Premio E.ART.H., coordinato da @tretigalaxie e realizzato con il sostegno di Endes Srl.

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

#pcmstudio #opening #february2023 #2023 #savethedate #palazzograssi #puntadelladogana #gagosian #soggettivagallery #fondationcartier #triennalemilano #fondazioneferrero #eatalyarthouse @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMnews Dal 16 febbraio al 14 maggio 2023, @trien #PCMnews
Dal 16 febbraio al 14 maggio 2023, @triennalemilano e @fondationcartier presentano la grande mostra personale dedicata all'artista aborigena Mirdidingkingathi Juwarnda Sally Gabori al di fuori dell'Australia.

Ideata e curata da Fondation Cartier e inaugurata a Parigi nel 2022, la mostra ha ottenuto un eccezionale successo, dovuto alla straordinaria scoperta di una pittura potente e alla forte storia di un'artista il cui lavoro è profondamente radicato nelle tradizioni del suo popolo. 
Questa è la quarta mostra presentata nell’ambito del partenariato della durata di otto anni tra le due istituzioni, che conferma l’impegno di Fondation Cartier nei confronti di artisti e geografie raramente rappresentati nei musei e nelle mostre occidentali.
Considerata una delle più grandi artiste australiane contemporanee degli ultimi due decenni, Sally Gabori ha iniziato a dipingere nel 2005, intorno agli ottant'anni di età, raggiungendo rapidamente come artista una fama nazionale e internazionale. In pochi anni di rara intensità creativa, e prima della sua morte avvenuta nel 2015, ha realizzato un corpus di opere unico, vivace e colorato, senza apparenti legami con altre correnti estetiche, né con la pittura aborigena contemporanea.

Riunendo una trentina di dipinti monumentali, questa mostra è organizzata in stretta collaborazione con la famiglia dell'artista e la comunità Kaiadilt, inclusi i maggiori specialisti dell'arte e della cultura Kaiadilt. Questi saranno presenti a Milano in occasione dell’apertura della mostra per rendere omaggio all’artista, le cui opere continuano ad affascinare per il loro carattere spontaneo, luminoso e profondamente originale.
La mostra è stata resa possibile grazie alla generosa partecipazione dei più importanti musei in Australia e in Europa, e di numerosi collezionisti privati.

Foto: Sally Gabori, Amanda Gabori & Elsie Gabori, Pat and Sally’s Country, 2011,
Patricia Roberts, Melbourne, Australia
© The Estate of Sally Gabori.
Ph. © Simon Strong

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@fondationcartieritalia #sallygabori #fondationcartier #triennalemilano #contemporaryart @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMnews @platea_palazzogaleano, l’associazione #PCMnews
@platea_palazzogaleano, l’associazione culturale nata nel 2020 a Lodi dall’iniziativa di un gruppo di amici appassionati di arte e architettura, con l’obiettivo di sostenere l’arte emergente e la produzione sul territorio, presenta la programmazione culturale per il 2023.
 
Dopo Marcello Maloberti (2021) e Luca Trevisani (2022), l’artista leader della terza edizione del palinsesto espositivo dedicato agli artisti emergenti è Rä di Martino che inaugurerà la nuova stagione con il progetto espositivo “Play”, visibile da venerdì 10 marzo a mercoledì 10 maggio 2023.
Con il supporto dei giovani curatori Benedetta Monti (Forlì, 1994) e Niccolò Giacomazzi (Firenze, 1995), Rä di Martino ha selezionato quattro artisti under 35: Valerio D’Angelo (Roma, 1993), Martina Cioffi (Como, 1991), Camilla Gurgone (Lucca, 1997) e Vittorio Zeppillo (San Severino nelle Marche, 1998) che, dopo di lei, saranno protagonisti di altrettante esposizioni personali.

Il format ideato da Platea si basa infatti sul principio del dialogo: tra l’artista leader e i suoi “allievi” con cui lavora a stretto contatto nell’elaborazione e sviluppo dei loro progetti espositivi; tra gli artisti, i curatori e il board di Platea con cui viene condivisa e discussa ogni singola fase del progetto; tra gli artisti e i curatori che, a ogni esposizione, si concretizza in pubblicazioni dedicate, pubblicate come poster disponibili gratuitamente per il pubblico.

Foto 1: Rä di Martino, “Play” 2022, stativi e luci led, pellicole frost, gelatine colorate
Foto 2: Ritratto di Rä di Martino
Ph. Priscilla Lite

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@ra_dimartino @galleriavalentinabonomo 
#platea #rädimartino #lodi #contemporaryart #savethedate @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMopening In occasione della Giornata della Memo #PCMopening
In occasione della Giornata della Memoria, Il Memoriale della Shoah della Stazione Centrale di Milano presenta la nuova opera al neon dell’artista Marcello Maloberti: “INVITAMI NOTTE A IMMAGINARE LE STELLE”, pensata per la facciata esterna del Museo, dove rimarrà visibile permanentemente. 

L’opera site-specific è stata realizzata con il coinvolgimento della senatrice a vita Liliana Segre, superstite e portavoce di tutte le vittime della Shoah, e svelata al pubblico venerdì 27 gennaio in diretta su Rai1 nell’ambito dell’evento televisivo esclusivo “Binario 21”, condotto da Fabio Fazio.

La senatrice ha condotto il pubblico di “Binario 21” in un viaggio nella memoria, ricostruendo la storia di quella terribile giornata del 1944 che, dalle viscere della Stazione Centrale di Milano, l’ha portata ad Auschwitz. Nel corso della serata è stata presentata l’opera site-specific realizzata da Marcello Maloberti e donata dall’artista insieme alla Galleria Raffaella Cortese di Milano al Museo. Collocata sulla facciata d’ingresso, come un fregio classico, la frase al neon bianco illumina il Memoriale e la piazza antistante. L’opera di luce agisce come un’insegna temporale, un luogo metafisico d’incontro con il visitatore. 

La scritta, proveniente dalle iconiche “MARTELLATE” dell’artista, ricalca la grafia di Liliana Segre, invitata da Maloberti a trascrivere un messaggio di forza e speranza; un’immagine poetica sospesa che apre un dialogo con la storia e invita lo spettatore a immaginare sempre futuri possibili. Attraverso l’atto poetico dell’artista viene cucito il rapporto con il museo, la città di Milano e i suoi abitanti. 

La notte è simbolo di oscurità e metafora di abisso e Maloberti ci invita, proprio durante la notte, a non essere indifferenti ma a continuare a immaginare le stelle anche e soprattutto quando non si vedono.

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@marcello_maloberti_studio @martellate_project_ @rai1official @memorialedellashoah @fab.fazio @galleriaraffaellacortese 
#marcellomaloberti #lilianasegre #memorialeshoah #milano #binario21 @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMnews Il 3, 4 e 5 febbraio 2023, in occasione d #PCMnews
Il 3, 4 e 5 febbraio 2023, in occasione del Salon @retromobile_paris, @artcurial__ Motorcars presenterà la più grande asta francese nell’ambito di questa disciplina, con una stima totale di più di 80 milioni di euro. 

L’asta sarà composta da circa 230 veicoli da collezione, tra cui spicca la Ferrari 250LM. 

Durante questi tre giorni di vendite strabilianti, ospitate dal trio Hervé Poulain, Matthieu Lamoure e Pierre Novikoff, i visitatori potranno ammirare, esposte nello stand di 5000 m2, una serie di automobili eccezionali, caratterizzate dalla provenienza prestigiosa e dal conseguimento di record importanti.

Foto: Courtesy Artcurial Motorcars

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@emilie161281 #artcurial #artcurialmotorcars #ferrari #auction #retromobile #retromobile2023 #paris @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMopening @ica_milano inaugura la programmazione #PCMopening
@ica_milano inaugura la programmazione del 2023 con due inediti progetti espositivi, aperti al pubblico da mercoledì 25 gennaio a sabato 18 marzo 2023.

Il piano terra accoglie l’esposizione “Morestalgia” di Riccardo Benassi, a cura di Alberto Salvadori. 
Cuore pulsante della mostra è l’omonima installazione realizzata dall’artista nel 2019, che vede uno schermo led penetrabile dal corpo umano. Rievocando un sentimento nostalgico caratteristico dell’era post-internet e richiamando molte tematiche divenute comuni durante la pandemia, la mostra si dipana attraverso una narrazione liquida, arricchita da una selezione di opere presentate in Italia per la prima volta.

Al primo piano inaugura contestualmente “An impression that may possibly last forever”, personale dell’artista keniota Chemutai Ng’ok a cura di Chiara Nuzzi. Il percorso espositivo riunisce dieci opere pittoriche realizzate appositamente per l’occasione e una selezione di disegni che ripercorrono la pratica artistica di Ng’ok. Tra atmosfere oniriche e tensioni psicologiche, la personale milanese rievoca le dinamiche di potere che innervano le relazioni umane, trasmesse al pubblico attraverso audaci pennellate di colore.

Foto 1: Fondazione ICA Milano, Riccardo Benassi, Morestalgia, 2023, Exhibition view
Courtesy l’artista e Fondazione ICA
Ph. Andrea Rossetti
Foto 2: Fondazione ICA Milano, Chemutai Ng’ok, An impression that mat be possible last forever, 2023,
Exhibition view
Courtesy l’artista e Fondazione ICA Milano
Ph. Andrea Rossetti

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@_albertosalvadorii @chiara_nuzzi @riccardo___benassi @intesasanpaolo 
#fondazioneicamilano #milano #riccardobenassi #chemutaingok #contemporaryart #savethedate @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMnews @artcurial__ presenta l’asta degli arre #PCMnews
@artcurial__ presenta l’asta degli arredi dell’Hotel Bauer Palazzo di Venezia dal 24 al 29 aprile 2023, con una mostra d’anteprima a Milano dal 3 al 31 marzo 2023.

Dal 24 al 29 aprile 2023, Artcurial presenterà gli arredi dell'Hotel Bauer Palazzo, l’iconico albergo affacciato sul Canal Grande, nel cuore di Venezia, con la sua magnifica vista su San Giorgio Maggiore, Punta della Dogana e Santa Maria della Salute.

Attraverso i vetri di Murano, i mobili e i tessuti pregiati, firmati dalle case Rubelli e Bevilacqua, questa vendita offre l’occasione di riscoprire la storia della città. Oltre 4.000 lotti che celebrano l'identità veneziana, dai porta lume (portes torchères) ai servizi da tavola, appassionati e collezionisti potranno assaporare l'essenza di quello che è stato e continua a essere un punto di riferimento fondamentale per l’ospitalità in Italia. 

Dopo 142 anni di attività, l'Hotel Bauer Palazzo sta per iniziare un nuovo capitolo della sua storia. Risale agli anni Quaranta l’ultima importante campagna di rinnovamento che lo rese un edificio all'avanguardia e un punto di riferimento per il comfort offerto ai suoi ospiti, l'istituzione continua la sua trasformazione con questi stessi presupposti, con l'obiettivo di ridefinire gli standard del lusso veneziano e riaprire le sue porte nel 2025.

Foto: Hotel Bauer Palazzo, courtesy Artcurial

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@bauervenezia @emilie161281 
#artcurial #milano #parigi #auction #hotelbauer #venezia @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMFocusOn La @fondazionenicoladelroscio presenta #PCMFocusOn
La @fondazionenicoladelroscio presenta, giovedì 26 gennaio 2023 alle ore 18.30, il catalogo della mostra “Paul Thek. Italian Hours”, edito da Humboldt Editore, a cura di Peter Benson Miller, con la partecipazione del curatore in dialogo con Owen Laub, collaboratore di Robert Wilson, e Alessandra Mammì, giornalista e critica d’arte.
Il progetto espositivo, visitabile sino al 27 gennaio 2023, racconta l’opera di una figura fondamentale della storia dell’arte recente come Paul Thek, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Nicola Del Roscio il Watermill Center, Alexander e Bonin, New York, e l’Estate di George Paul Thek.
 
Tenendo conto di queste premesse, “Paul Thek. Italian Hours” che presenta il lavoro di Paul Thek in Italia per la prima volta dopo il 1995, riunisce una selezione di dipinti, disegni e sculture - comprese le vestigia della sua opera più celebre, oggi perduta, dal titolo “The Tomb” – realizzate sulla scorta delle influenze tratte dalle sue esperienze a Roma, in Sicilia e sull'isola di Ponza tra il 1962 e il 1975. 
 
Il catalogo così concepito da Peter Benson Miller, rientra nel suo più ampio studio sugli artisti americani che hanno soggiornato a Roma tra il 1948 e il 1964. Documenti, narrazioni, testimonianze ed interviste inedite, come la prefazione di Nicola Del Roscio, che traccia il rapporto tra Paul Thek e l’amico Cy Twombly, e l’intervista “It was his universe” di Robert Wilson, confluiscono in questo catalogo gettando una nuova luce sul complesso e duraturo rapporto che Paul Thek ha intrattenuto con l’Italia.

Foto 1: Peter Hujar, Hand Sculpture from The Tomb, 1967_2010
Courtesy Pace Gallery New York
Foto 2 e 3: Installation view: Fondazione Nicola Del Roscio, "Paul Thek. Italian Hours", 2022, Ph. Tiziano Ercoli
Courtesy Fondazione Nicola Del Roscio

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@peterbensonmiller @owen.laub @alessandramammi @watermillcenter @humboldtbooks 
#fondazionenicoladelroscio #roma #paulthek #contemporaryart @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMopening @atipografia presenta, negli spazi del #PCMopening
@atipografia presenta, negli spazi della galleria ad Arzignano (Vicenza), la mostra “LA FORMA DELLE PAROLE”, personale dell’artista Stefano Mario Zatti, a cura di Robert Phillips e Matilde Nuzzo. 
La mostra, che apre il programma del 2023 di Atipografia, si terrà da sabato 21 gennaio a domenica 26 febbraio 2023.
 
La mostra esplora parte del percorso artistico di Stefano Mario Zatti proponendo nuove e diverse chiavi di lettura della sua opera. Da artista di grande potenza rappresentativa, Zatti approfondisce ogni componente della sua interiorità, restituendone una forma visibile e superando la banalità della sola rappresentazione fattuale della percezione quotidiana per spingersi oltre le barriere del concettuale e facendosi interprete cosciente, con assoluta integrità e sincerità, di quegli schemi reconditi che stanno alla base di ogni rappresentazione artistica.

Il concetto di base che sta al fondo di questa mostra è nato dal confronto tra le varie sensibilità delle persone che accompagnano l’artista nel suo percorso. Discutendo e analizzando il lavoro di Zatti nelle sue diverse declinazioni, in cui spesso la parola scritta è motivo sigla del suo rappresentare, ci si è accorti che al fondo di ogni opera esisteva un narrato, una sorta di bolla latente, che esprime con la scrittura ogni aspetto delle sue opere. Questa forma di enciclopedia personale, di abaco dell’inconscio, contenuta nei libretti fittamente scritti al limite dell’indecifrabile, rappresenta uno strumento di rappresentazione del verosimile, una sorta di illusione consapevole legata com’è, indissolubilmente, alle suggestioni quotidiane dei concetti che stanno alla base dell’elaborazione del piacere estetico del lavoro dell’artista.

Le opere saranno accompagnate da uno scritto che racconta le complesse interazioni che portano alla genesi delle opere dell’artista.
Pensato e redatto in forma di colloquio a più voci tra l’artista, Elena Dal Molin e i curatori.

Foto: Ph. Luca Peruzzi
Courtesy l’artista e Atipografia 

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@iliadeelena @d.dearprudence
#atipografia #stefanomariozatti #contemporaryart @paolacaterina_manfredi
#PCMnews @pinacotecaagnelli annuncia il prossimo p #PCMnews
@pinacotecaagnelli annuncia il prossimo progetto espositivo, l’inedita mostra personale dedicata a Lee Lozano (1930–1999), artista pioniera e figura chiave della scena newyorkese degli anni Sessanta e primi anni Settanta. L’esposizione, intitolata “Strike”, è ideata e realizzata da Pinacoteca Agnelli, e aprirà al pubblico da mercoledì 8 marzo a domenica 23 luglio 2023 negli spazi museali di Torino. Successivamente sarà presentata alla @boursedecommerce – Collezione Pinault di Parigi dal 20 settembre 2023 al 12 febbraio 2024.

“Strike”, a cura di Sarah Cosulich e Lucrezia Calabrò Visconti, è la prima rassegna monografica di Lee Lozano in Italia. 
La mostra si inserisce coerentemente nella rinnovata missione contemporanea dell’istituzione, che ha l’obiettivo di portare alla luce prospettive artistiche inedite in relazione all’eredità storica e simbolica della sede espositiva e del suo passato industriale.

“Strike” propone un percorso espositivo che attraversa i diversi periodi del lavoro di Lozano a partire dai disegni e dipinti figurativi di stampo espressionista, passando alla serie dei “Tools”, oli su tela di grandi dimensioni, e seguendo la loro evoluzione formale verso un’astrazione minimalista. Il progetto espositivo raccoglie anche una selezione di “Language Pieces”, lavori che segnano il passaggio dell’artista a una fase esclusivamente concettuale conclusasi nel 1972 con “Dropout Piece”, corrispondente al suo abbandono definitivo della scena artistica.

Le due mostre rappresentano un'occasione per presentare il lavoro di un’artista rivoluzionaria, apprezzata dalla critica ma poco conosciuta dal grande pubblico, soprattutto in Europa.

Foto 1: Lee Lozano, No title, c. 1963
© The Estate of Lee Lozano.
Courtesy Hauser & Wirth, Ph. Barbora Gerny
Foto 2: Lee Lozano, No title, 1964, Pinault Collection
© The Estate of Lee Lozano.
Courtesy Hauser & Wirth

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@sarah.cosulich @lucreziacalabrovisconti @gloriasplace #leelozano #pinacotecaagnelli #torino #boursedecommerce #paris #pinaultcollection #contemporaryart #lingotto @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMopening @soggettiva_gallery presenta, da marte #PCMopening
@soggettiva_gallery presenta, da martedì 17 gennaio 2023, la nuova mostra “LYNCH HIGHWAY” dedicata all’universo del regista americano David Lynch.
 
Con all’attivo un Leone d’Oro alla Carriera conferito nell’ambito della 63. Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia (2006) e un Premio Oscar alla Carriera (2019), David Lynch è una delle figure più significative del gotha del cinema americano.

L’immaginario di David Lynch irrompe negli spazi di Via Sottocorno a Milano, attraverso gli sguardi e le rivisitazioni di 18 artisti, emergenti e non, di provenienza internazionale. 
Incontrando appieno lo stile di Soggettiva Gallery, le opere che compongono l’esposizione “LYNCH HIGHWAY”restituiscono al visitatore la visione personale di ogni artista, invitato a interpretare una o più pellicole della produzione del regista forneinedita rielaborazione espressiva. Dalla malinconica istantanea che George Townley propone di Mulholland Drive all’affilata spirale in bianco e nero con cui Przemek Debowski rievoca Dune; dalle atmosfere pop studiate da Jeffrey Everett per interpretare Blue Velvet e Twin Peaks al paesaggio rurale con cui Eva Planet rende omaggio a Una storia vera: un percorso per diverse declinazioni espressive, dove ogni artista celebra Lynch attraverso la propria inedita e originale cifra stilistica.

Nell’occasione, prende il via la nuova collaborazione attivata tra Soggettiva Gallery e @milanoprintmakers, che si realizza nel debutto di “COLLETTIVA”, un progetto che coinvolge creativi, illustratori, grafici, stampatori e artigiani nella realizzazione di un’opera concepita in maniera corale in ogni sua fase, fino al completamento.

L’omaggio di Soggettiva Gallery prende vita in concomitanza con il debutto nelle sale cinematografiche della riedizione del film Lost Highways (1997), restaurato in 4K da The Criterion Collection con la supervisione di David Lynch e distribuito dalla Cineteca di Bologna.

Immagine: Courtesy l’artista e Soggettiva Gallery

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@alberto_bozzoli 
#soggettivagallery #milano #davidlynch #contemporaryart #cinema @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMnews La @fondazione_ferrero di Alba presenta d #PCMnews
La @fondazione_ferrero di Alba presenta da venerdì 17 febbraio 2022 a martedì 30 marzo 2023 un nuovo progetto espositivo, dedicato al grande fotografo Jacques Henri Lartigue (1894 - 1986): “L’invenzione della felicità”.
La mostra è curata da Denis Curti, Marion Perceval e Charles-Antoine Revol della Donation Jacques Henri Lartigue e realizzata in collaborazione con la Casa dei Tre Oci di Venezia e la Donation Jacques Henri Lartigue di Parigi.
 
Dopo il grande successo veneziano alla Casa dei Tre Oci e la successiva tournée presso alcune delle più prestigiose sedi espositive italiane, come il Museo Diocesano di Milano e il WeGil di Roma, la più grande retrospettiva mai dedicata in Italia all’opera del geniale fotografo della Belle Époque approda ad Alba, con uno speciale display pensato appositamente per gli spazi della Fondazione Ferrero che include un nucleo fotografico inedito dedicata alle frequentazioni piemontesi del fotografo e di sua moglie Florette Ormea, concesso in esclusiva per questa mostra dalla Donation Jacques Henri Lartigue di Parigi.
 
L’opera di Lartigue si caratterizza per l’approccio “umanista”, incentrato sul racconto della dimensione privata, sulla registrazione di quegli attimi di felicità che costituiscono la vita quotidiana. 
“L’invenzione della felicità” è proprio questo: la capacità di trattenerla, cristallizzarla e ritornare a guardarla ogni volta che lo si desidera, magari all’interno di uno dei 120 album di famiglia realizzati dall’autore nel corso della sua vita. 
 
Questa mostra vuole abbracciare il visitatore sotto un manto accogliente, quasi a creare una ‘comfort zone’ interamente dedicata alla felicità che, partendo dall’universalità vernacolare di un album di famiglia, si estenda alla collettività.

Foto: Jacques Henri Lartigue, La Baule, 1979
© Ministère de la Culture (France), MAP-AAJHL

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@casa.dei.tre.oci 
#fondazioneferrero #alba #jacqueshenrilartigue #photography #contemporaryart #savethedate @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMFocusOn “Face of a Woman, Head of a Child” #PCMFocusOn
“Face of a Woman, Head of a Child” la mostra di Karin Kneffel negli spazi di @gagosian Roma è prorogata sino al 31 gennaio 2023.

La mostra presenta un nuovo corpus di opere di Karin Kneffel in cui l’artista affronta per la prima volta la figura umana.

L’interesse di Kneffel per le figure sacre del primo Rinascimento Nordico, di autori sia anonimi che noti, è di lunga data. In queste statue gli effetti pittorici illusionistici, evidenti soprattutto nella resa dei tessuti e nel trattamento dei toni dell’incarnato, ne esaltano notevolmente l’immediatezza emotiva.

Per anni l’artista ha fotografato queste sculture quando capitava, ma è la prima volta che utilizza
la sua ricerca sul campo in una serie di dipinti. 
Se questi archetipi incarnano la diffusa devozione religiosa dell’epoca e i suoi emergenti ideali umanistici, nei suoi dipinti Kneffel li secolarizza eludendo qualsiasi attribuzione identificativa, i titoli e l’iconografia – veli, aureole e così via – per concentrarsi sui tratti del viso. Ingrandendo i suoi soggetti, dipinge primi piani molto allargati unendo in coppia le singole tele di dimensioni identiche. Sebbene la donna e il bambino siano uniti da una marcata somiglianza fisica, la distanza dei loro sguardi appare accentuata dallo spazio che li separa.
Nonostante alcuni elementi di questa nuova serie ricordino le sueiperboliche nature morte, una costante del suo repertorio, “Face of a Woman, Head of
a Child” rappresenta un allontanamento dai paradossi visivi dei toccanti interni di Kneffel. 
Realizzati da un unico punto di vista, questi dittici sono rappresentazioni meticolose di soggetti specifici, dipinti con grande attenzione alla materialità delle sculture originali. Kneffel trasmette le qualità tangibili delle sculture in legno intagliate e dipinte catturando i giochi di luce sulle loro superfici, evidenziando la loro forma tridimensionale e le scelte stilistiche dello scultore. 

Foto: © Karin Kneffel
Courtesy l’artista e Gagosian

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@karin.kneffel.art @165bleeckerstreet 
#gagosian #roma #karinkneffel #contemporaryart @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMFocusOn @eatalyarthouse annuncia la proroga de #PCMFocusOn
@eatalyarthouse annuncia la proroga delle mostre
“STAGED” di Anton Corbijn, a cura di Walter Guadagnini, sino a domenica 10 aprile 2023 e “VOLI-N”I di Ibrahim Mahama, a cura di Eva Brioschi, sino a domenica 28 maggio 2023.

Sabato 18 febbraio 2023 inaugura la mostra dei finalisti della prima edizione del Premio E.ART.H., a cura di Treti Galaxie.

PUBLIC PROGRAM E ALTRE ATTIVITÀ

- Venerdì 27 gennaio 2023, alle ore 18.30 
Il primo appuntamento in calendario con i 5 fotografi emergenti dell’edizione 2022 del progetto “FUTURES Photography”, in dialogo con Giangavino Pazzola, curatore di CAMERA.

- Prosegue la collaborazione con l’Università del Caffè di illy che sabato 4 febbraio 2023 presenta un nuovo corso di degustazione dedicato alla filiera del caffè dal titolo “I colori del caffè”, in via del tutto eccezionale aperto al pubblico gratuitamente per festeggiare questa prima edizione.

- Sabato 18 e domenica 19 febbraio 2023, giunge invece allo step successivo il progetto “Sorry Mom” di Simona Andrioletti e Riccardo Rudi, sviluppato insieme allo store milanese Orefici11 e rivolto al pubblico di adolescenti con l’obiettivo di dare corpo a una collezione di moda, con cui diffondere un messaggio poetico legato al concetto di sostenibilità nell’ambito di una restituzione pubblica.

Foto 1: Anton Corbijn, Mick Jagger, Glasgow, 1996. 
© Anton Corbijn
Foto 2: Ibrahim Mahama, "Voli-ni", 2022 installation view, Courtesy l’artista e E.ART.H., Verona. © Alto//Piano Studio

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@chiaraventura @eatalyverona @antoncorbijn4real @ibrahimmahama3 @eva.brioschi @guadagniniwalter @simona.andrioletti @tretigalaxie @riccardorudi @orefici11 @gianpazzola 
#eatalyarthouse #verona #eataly #contemporaryart #antoncorbijn #ibrahimmahama @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMFocusOn Il public program della mostra “JAPA #PCMFocusOn
Il public program della mostra “JAPAN.BODY_PERFORM_LIVE”, a cura di Shihokoko Ilda e Diego Sileo, al @pacmilano.

- Lunedì 23 gennaio, ore 19.00
PERFORMANCE by Fuyuki Yamakawa
Creando suoni non solo attraverso l'uso di strumenti musicali, ma anche utilizzando il corpo, Fuyuki Yamakawa ci fa riflettere su quanto l'uso delle nuove tecnologie stia portando la voce oltre le possibilità fisiche, spesso inconsapevolmente.

- Giovedì 19 gennaio, ore 19.00
VISITA GUIDATA CON SPECIAL GUEST
Una visita guidata speciale insieme a Rossella Menegazzo, docente di Storia dell’arte dell’Asia Orientale presso l’Università degli studi di Milano e autrice della guida alla mostra, per approfondire i temi della moda e del design giapponese.

- Lunedì 30 gennaio, ore 19.00
MISHIMA / TRE ISOLE
Una performance teatrale di Giuseppe Isgrò con la compagnia teatrale Phoebe Zeitgeist dedicata a Yukio Mishima e pensata appositamente per la mostra. Lo spettacolo è una suite di corpi, parole e suono, generato dai testi di Mishima: il tema centrale è la bellezza, insostenibile, totalizzante.

- Sabato 4 febbraio, ore 15.30
NON DIRE NOH
Cristina Picelli, esperta di teatro Noh, approfondiremo la conoscenza della cultura giapponese e i misteri di questa antichissima forma d'arte teatrale. I partecipanti costruiranno insieme maschere e oggetti di scena, imparando le danze degli dei e le loro storie, per diventare i protagonisti di antiche leggende.

- Lunedì 6 febbraio ore 19
HAIKU
Untitled Noise presenta la performance Haiku, un pensiero sonoro rivolto al Giappone e al componimento poetico dell’ haiku in cui emerge il “qui e ora consapevole”. L’impianto sonoro per questa occasione è diviso in tre parti, componendo una struttura strofa/suono di tre versi, così come la poesia Haiku.

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@diego.sileo 
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#PCMFocusOn Ultimo weekend per visitare la mostra #PCMFocusOn
Ultimo weekend per visitare la mostra “Turn Me On”, personale dell'artista svizzera Sylvie Fleury, a cura di Sarah Cosulich e Lucrezia Calabrò Visconti, inaugurata in occasione del nuovo corso di @pinacotecaagnelli lo scorso 27 maggio. 
L'esposizione ha dato il via alla nuova programmazione di mostre temporanee di Pinacoteca.

Pensata e progettata con l’artista per gli spazi di Pinacoteca, la mostra personale di Sylvie Fleury consiste in un percorso immersivo che attraversa i nuclei tematici fondamentali della sua ricerca. 
Il progetto rappresenta la più completa mostra in Italia dedicata a Fleury fino a oggi e segna un'importante tappa nella sua trentennale pratica artistica – rilevante non solo per la storia dell’arte contemporanea ma anche per le ricerche emergenti. 

“Femminista punk sotto mentite spoglie”, come lei stessa si definisce, Fleury si confronta con i meccanismi di produzione del desiderio e di costruzione del valore contemporanei, e di come interagiscono con le politiche di genere. 
Oggetti, simboli e immaginari provenienti dall’ambito della moda, del cinema, delle sottoculture pop, dell’automobilismo, della fantascienza e dell’arte contemporanea vengono assorbiti nel vocabolario visivo dell’artista e utilizzati per costruire narrazioni impreviste. Il risultato sono immagini seducenti e radicali in cui la messa in discussione degli stereotipi di genere promossi dalla cultura di massa come dalla storia dell’arte coesiste con la possibilità di trasformarli in un’arma. 

Foto: Sylvie Fleury, Turn Me On, installation view
Credit Pinacoteca Agnelli, Torino

@fleury49000 @sarah.cosulich @lucreziacalabrovisconti @gloriasplace 
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#PCMFocusOn
Ha aperto il 28 settembre 2022, nell’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina, al Museum of Art Pudong di Shanghai (MAP), la mostra “Design for Fun”, il primo capitolo di una quadrilogia dedicata al design italiano. 

Il progetto è curato per la parte italiana da Enrico Morteo e Maria Vittoria Capitanucci e per parte cinese da Ling Min, con il supporto del Consolato Generale d’Italia e dell’Istituto italiano di Cultura a Shanghai ed è organizzato da @mondomostre.

Nel più importante museo di Shanghai - aperto nel 2019 su progetto di Jean Nouvel - “Design for Fun” presenta oltre 200 pezzi disegnati da oltre 80 tra i creativi che hanno fatto la storia del design italiano, riflettendo su come la creatività italiana abbia sfidato le convenzioni e le norme accettate nel mondo del design, dissolvendo gli stereotipi e creato prodotti completamente nuovi per affrontare le sfide di una vita contemporanea in rapido cambiamento.
Quando, alla fine degli anni ’50, l’Italia raggiunse con qualche ritardo un’autentica modernità, il design non si incaricò solo di disegnare oggetti pratici e funzionali, ma anche di soddisfare nuove necessità e mutati bisogni. Come un bambino pronto a misurare il mondo dei grandi, il design italiano si avvicinò alle esigenze dell’industria, ai temi del grande numero, alle sfide della tecnologia, alle nuove dimensioni del consumo, adottando anche le strategie del gioco. Per creare oggetti utili, per dare risposte o risolvere problemi concreti, ma anche per interrogare il mondo, per capirne le regole ed esplorarne i limiti, proprio come un bambino.

“Design for Fun” non è solo il laboratorio di una società giovane e ottimista e curiosa. È una bottega in cui imparare a giocare. Con ironia e con serietà mettendo insieme eleganza e ribellione, definendo limiti e tracciando nuove norme.
La mostra, allestita al museo di Shanghai da Aldo Cibic, uno dei protagonisti del design italiano, con la collaborazione di Joseph De Jardin, è essa stessa un’esperienza di colori e forme del design.

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#PCMopening Anne e Patrick Poirier tornano a Milan #PCMopening
Anne e Patrick Poirier tornano a Milano per un progetto espositivo a cura di Lóránd Hegyi e Angela Madesani, dedicato alla Divina Commedia di Dante Alighieri e realizzato con il patrocinio di Institut français Milano. 
Seguendo la suddivisione del poema, la coppia di artisti ha dedicato a Inferno, Purgatorio e Paradiso un corpus di opere capaci di restituire una personale e moderna riflessione e interpretazione del viaggio dantesco nel mondo ultraterreno. 
Ogni cantica (così Dante definisce i tre capitoli della sua narrazione) sarà ospitata in tre luoghi della città di Milano: l’Inferno a @casadegliartisti_art, il Purgatorio alla @galleriafumagalli e il Paradiso presso la sede di @antoninimilano a Palazzo Borromeo.

Anne e Patrick Poirier, attraverso questa mostra, omaggiano Dante, il padre della letteratura del Paese che li ha ospitati in gioventù (in occasione della residenza all’Accademia di Francia – Villa Medici a Roma, dal 1968 al 1972), che li ha a lungo ispirati e dove spesso tornano in cerca di un contatto più prossimo con il passato e la storia classica. L’omaggio all’opera dantesca si inserisce perfettamente nell’ambito dell’indagine artistica di Anne e Patrick Poirier: fin dall’inizio del loro lavoro comune, alla fine degli anni Sessanta, riflettono criticamente sulla società contemporanea e sulla fragilità della memoria comune, attingendo a metafore, immagini e grandi narrazioni del passato, spaziando dalla mitologia classica all’architettura antica, nonché ai capisaldi della letteratura occidentale.

Foto: Anne e Patrick Poirier
Hommage à Dante: Enfer, Purgatoire, Paradis
2023, Milano
Veduta della mostra Enfer a Casa degli Artisti, Purgatoire alla Galleria Fumagalli e Paradis ad Antonini Milano
Courtesy gli artisti e Galleria Fumagalli 
Ph. Guido Rizzuti

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@anne.patrickpoirier 
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#PCMopening ✨ JANUARY 2023 ✨ - Martedì 10 ge #PCMopening
✨ JANUARY 2023 ✨

- Martedì 10 gennaio 2023
La mostra di Anne e Patteick Poirer “HOMMAGE À DANTE: ENFER, PURGATOIRE, PARADIS”, a cura di Lóránd Hegyi e Angela Madesani, apre al pubblico con il capitolo “ENFER” negli spazi di @casadegliartisti_art a Milano. 
Da venerdì 13 gennaio 2023 saranno esposti i capitoli “PURGATOIRE” da @galleriafumagalli e “PARADIS” presso @antoninimilano.

- Martedì 17 gennaio 2023
@soggettiva_gallery presenta la sua nuova mostra “LOST LYNCH” dedicata agli artisti che hanno interpretato il mondo del regista più cult del Cinema americano.

- Sabato 21 gennaio 2023
@atipografia inaugura negli spazi della galleria di Arzignano (Vicenza), la personale di Stefano Mario Zatti dal titolo “LA FORMA DELLE PAROLE”. La mostra esplora parte del percorso artistico di Stefano Mario Zatti proponendo nuove e diverse chiavi di lettura della sua opera.

- Mercoledì 25 gennaio 2023
Fondazione @ica_milano inaugura la programmazione del 2023 con due nuovi progetti espositivi: al piano terra sarà esposta “MORESTALGIA” di Riccardo Benassi, a cura di Alberto Salvadori mentre al primo piano sarà presentata la personale dell’artista keniota Chemutai Ng’ok intitolata “AN IMPRESSION THAT MAY POSSIBLY LAST FOREVER”, a cura di Chiara Nuzzi.

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