La mostra è parte del progetto espositivo Marisa Merz – La danza delle ore organizzato con Fondazione Merz, Torino e GAM – Galleria Civica d’Arte Moderna e Contemporanea, Torino. A cura di Francesco Manacorda con Marianna Vecellio, Chiara Bertola con Chiara Parisi e Beatrice Merz con Sébastien Delot
In occasione delle celebrazioni per il centenario dalla nascita di Marisa Merz, tre importanti istituzioni organizzano insieme una mostra dedicata all’artista concepita in tre atti a cura di un team curatoriale per ciascuna sede espositiva. Marisa Merz, unica protagonista femminile del movimento dell’Arte Povera, ha utilizzato molteplici linguaggi espressivi: pittura, scultura, disegno, video e installazione. I tre capitoli intendono dare vita a un ritratto corale e molteplice che rispecchi la profondità del suo contributo all’evoluzione dell’arte italiana e globale. La mostra presso il Castello di Rivoli, partirà dalla ricostruzione di “E il naufragar m’è dolce in questo mare”, importante progetto espositivo che l’artista tenne nel 1980 presso la galleria torinese Tucci Russo e che poi replicò in occasione della Biennale d’Arte di Venezia lo stesso anno. In linea con la pratica dell’artista, l’installazione costituirà il fulcro espositivo da cui dirameranno temi e ricerca. La mostra si completerà grazie alla partecipazione di artisti contemporanei che si ispirano formalmente o concettualmente a Marisa Merz o che ne continuano l’opera innovativa e proceduralmente centrata sulla trasfigurazione e il continuo ritocco aggiuntivo.
Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea presenta il programma espositivo per l’anno 2026. Il calendario dell’istituzione intreccia commissioni, ricerca storica e pratiche contemporanee, riaffermando il ruolo del Museo come luogo di produzione di pensiero e rilettura critica del presente. Il programma comprende la seconda edizione di Inserzioni, progetto di commissioni che innesta nuove opere nel percorso della Collezione, e due importati esposizioni dedicate a Cecilia Vicuña e Marisa Merz, artiste che, con linguaggi e traiettorie differenti, hanno ridefinito il rapporto tra arte, tempo, materia e dimensione politica dell’esperienza e la seconda versione del progetto per i non-adulti Il castello incantato.