Cecilia Vicuña – El glaciar ido (Il ghiacciaio scomparso) è la prima mostra personale dell’artista in un museo italiano. Nata a Santiago del Cile nel 1948 e oggi residente a New York, Cecilia Vicuña è artista, poetessa e attivista. Femminista ed ecologico, il suo pensiero si focalizza su tematiche legate alla difesa della democrazia, alla libertà d’espressione e a pratiche decoloniali tese alla tutela dell’eredità culturale delle popolazioni indigene. Performance, poesia disegno, pittura, video, installazioni minime o di scala monumentale compongono il suo universo artistico. Il concetto di precarietà informa l’arte di Vicuña che, dagli esordi negli anni sessanta, conia la definizione di “Arte Precario”. Favorendo una terminologia e una pratica priva di retaggi coloniali, la pratica dell’artista include lavori effimeri e partecipativi, spesso fatti con piccoli detriti e materiali trovati, in dialogo creativo con i luoghi e le comunità incontrate. La mostra al Castello consiste in una nuova commissione ideata da Vicuña per la Manica Lunga ispirandosi alla storia umana e geologica del territorio. La mostra includerà un focus sulla produzione poetica dell’artista e opere video, portando nel progetto immagini, sonorità e canti che dagli esordi sono parte integrante della sua pratica.
Il Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea presenta il programma espositivo per l’anno 2026. Il calendario dell’istituzione intreccia commissioni, ricerca storica e pratiche contemporanee, riaffermando il ruolo del Museo come luogo di produzione di pensiero e rilettura critica del presente. Il programma comprende la seconda edizione di Inserzioni, progetto di commissioni che innesta nuove opere nel percorso della Collezione, e due importati esposizioni dedicate a Cecilia Vicuña e Marisa Merz, artiste che, con linguaggi e traiettorie differenti, hanno ridefinito il rapporto tra arte, tempo, materia e dimensione politica dell’esperienza e la seconda versione del progetto per i non-adulti Il castello incantato.