Collezione Ramo

Collezione Ramo

Con oltre 600 opere su carta, la Collezione Ramo ripercorre le tappe della storia dell’arte italiana a partire dal disegno, non solo inteso come mezzo preparatorio per la realizzazione di dipinti e sculture, ma, soprattutto come espressione primaria della ricerca artistica italiana.
A partire dal primo ‘900, la collezione segue le tracce su carta dei maggiori rappresentanti delle avanguardie storiche. L’intento del collezionista è di documentare con lavori su carta, non solo disegni, quindi, ma artworks on paper (acquerelli, collages, gouaches, pastelli) l’evoluzione di ogni cifra stilistica. Si vogliono mostrare non solo i capolavori da museo che rendono riconoscibile un artista, ma anche le piccole testimonianze aneddotiche, gli schizzi, gli appunti e i tentativi che hanno portato alla nascita di un segno poi divenuto riconoscibile.
Lo scopo della collezione è presentare la grande importanza dell’arte italiana del secolo scorso e, nello stesso tempo, promuovere una cultura del disegno, dal valore autonomo, al pari di pittura e scultura.
La Collezione Ramo non ha una sede espositiva permanente ma cambia luogo di volta in volta, trovando spazio sia in luoghi istituzionali che inconsueti.
Ha fatto la sua prima apparizione al pubblico nel novembre 2018 presso il Museo del Novecento di Milano con la mostra Chi ha paura del disegno?, che, nell’aprile 2019, ha viaggiato fino alla Estorick Collection di Londra con il titolo Who’s Afraid of Drawing?
Una piccola mostra intitolata La città moderna a casa Libeskind è stata presentata presso la casa di Daniel Libeskind a CityLife nell’aprile 2018, mentre Ritorno al collage è stata aperta presso l’attico del Bosco Verticale nel maggio 2019.

16 Luglio 2017
Pinacoteca Agnelli
28 Marzo 2019
Treccani Arte