MAN Museo d’Arte Provincia di Nuoro | Vittorio Accornero – Edina Altara. GRUPPO DI FAMIGLIA CON IMMAGINI

MAN Museo d'Arte  Provincia di Nuoro

MAN Museo d’Arte Provincia di Nuoro

presenta

 

Vittorio Accornero – Edina Altara

GRUPPO DI FAMIGLIA CON IMMAGINI

a cura di Luca Scarlini

 

10 luglio 2021 – 23 gennaio 2022

Via Sebastiano Satta 27, Nuoro

   

Il MAN Museo d’Arte Provincia di Nuoro presenta da sabato 10 luglio 2021 a domenica 23 gennaio 2022 due grandi esposizioni in contemporanea: Via San Gennaro, personale di Sonia Leimer (Merano, 1977), curata da Luigi Fassi e dedicata al progetto che ha vinto l’Italian Council del 2018, e Vittorio Accornero – Edina Altara. Gruppo di famiglia con immagini, prima retrospettiva interamente concepita in omaggio al lavoro e alle figure di Vittorio Accornero de Testa (Casale Monferrato, 1896 – Milano, 1982) e Edina Altara (Sassari, 1898 – Lanusei, 1983), curata da Luca Scarlini.

Il progetto Via San Gennaro è vincitore della quarta edizione dell’Italian Council (2018), concorso ideato dalla Direzione Generale Arte e Architettura contemporanee e Periferie urbane (DGAAP) del MiC-Ministero della Cultura per promuovere l’arte contemporanea italiana nel mondo, finanziando nuove opere di alcuni dei più significativi artisti italiani in collaborazione strategica con istituzioni museali italiane e internazionali. In questa occasione il MAN ha sviluppato un percorso di sostegno a Sonia Leimer in partnership con l’International Studio & Curatorial Program (ISCP) di New York – uno dei più affermati incubatori di produzioni innovative di arte contemporanea a livello globale – dove il progetto è stato presentato in anteprima dal settembre 2019 al gennaio 2020 a cura di Kari Conte e Luigi Fassi.

Vittorio Accornero – Edina Altara. Gruppo di famiglia con immagini, mostra curata da Luca Scarlini e dedicata a Vittorio Accornero de Testa (Casale Monferrato, 1896 – Milano, 1982) e Edina Altara (Sassari, 1898 – Lanusei, 1983) vuole riportare l’attenzione sull’operato dei due artisti e illustratori, indagando le complesse vicende biografiche e creative che li hanno visti uniti a partire dalle loro prime opere individuali degli anni Venti sino agli anni Ottanta del Novecento.

Vittorio Accornero e Edina Altara si conoscono a Casale Monferrato in Piemonte e intrecciano i loro destini professionali sulle pagine de Il giornalino della domenica, invenzione fiorentina di Vamba, autore del Giornalino di Gian Burrasca, dove passa il meglio della illustrazione e della letteratura italiana di quel tempo, con autori come Piero Calamandrei, Luigi Capuana e Grazia Deledda. Accornero debutta su queste pagine nel 1919, Altara nel 1920, rendendo omaggio alla tradizione iconografica sarda con La leggenda del golfo degli Aranci.

Valenti illustratori di libri per bambini e per adulti, tra i pionieri di questa attività in Italia, i due operarono con energia ed entusiasmo nell’epoca dell’Art Déco, estendendo la propria attività all’intero mondo delle arti applicate.

La mostra al Museo MAN consente di ricostruire un ritratto approfondito dei due protagonisti e della loro multiforme attività grazie a prestiti dell’ampia collezione di Federico Spano, fondatore dell’Archivio Accornero-Altara a Sassari, e di numerose collezioni pubbliche italiane: la Fondazione Tancredi di Barolo a Torino, le collezioni del Palazzo del Quirinale a Roma, l’Archivio del Teatro alla Scala a Milano e il Museo del Cinema di Torino.

In questa occasione e con il contributo importante di un gruppo di scenografi attivi con il Teatro di Sardegna – Loïc Hamelin, Sabrina Cuccu e Sergio Mancosu – il MAN si trasforma in un libro di fiabe, un caleidoscopio di immagini d’eleganza novecentesca: va in scena, così, la fiaba di due artisti sospesi tra la Sardegna, l’Italia continentale e il mondo.

La mostra è un racconto della fiaba di Edina e Ninon scandito in capitoli nelle sale della mostra, tra i territori della grafica – come nel caso delle immagini per il transatlantico Rex, e l’invenzione di oggetti tra design e architettura – gli specchi di Altara e le rivisitazioni architettoniche neo-rococò di Accornero in Piemonte.

“Notevolissimo è il ruolo di Vittorio Accornero e Edina Altara nelle vicende dell’arte applicata dagli anni ’20 agli anni ’70. Edina Altara ha sviluppato una sua linea di ricerca assai precisa, che l’ha portata negli anni dall’illustrazione all’arredamento. Vittorio Accornero ha trasferito il mondo fiabesco delle sue illustrazioni nei capi di moda di Gucci, creando foulard destinati a larghissimo successo. La creatività in coppia è un percorso tanto ricco quanto poco analizzato nel Novecento artistico italiano “, commenta il curatore Luca Scarlini.

La mostra è accompagnata da un importante catalogo edito dal MAN con Silvana Editoriale e corredato da saggi critici di Luigi Fassi, Luca Scarlini, Pompeo Vagliani, Silvia Mira, Lauretta Colonnelli, Aurora Fiorentini, Giorgia Toso e Federico Spano

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