Gagosian Roma | STERLING RUBY. Future Present

Gagosian, Roma

Gagosian

presenta

STERLING RUBY

Future Present

 

Gagosian, Roma

20 novembre 2021 – 5 febbraio 2022

Gagosian è lieta di annunciare FUTURE PRESENT, una mostra di nuove sculture e collage di Sterling Ruby in cui l’artista riflette sul tema dell’inquinamento ambientale. Alla sua prima mostra presso la galleria di Roma, Ruby ha già esposto nel 2013 in città al Museo d’Arte Contemporanea Roma (MACRO) e alla Fondazione Memmo.

Attraverso una produzione che comprende scultura, ceramica, pittura, disegno, collage, video e tessuti, Ruby dialoga con la storia dell’arte, il potere istituzionale e la sua stessa autobiografia. Contrapponendo linee pulite e oggetti riconoscibili a forme grezze e misteriose, l’artista demolisce l’estetica convenzionale analizzando la struttura sociale contemporanea. La pratica scultorea di Ruby si ispira anche alle tradizioni artigianali del cucito e della lavorazione del legno, così come alla vita domestica e alla cultura hot rod che ha informato la sua infanzia vissuta in una fattoria nel sud-est della Pennsylvania. Vivendo e lavorando a Los Angeles, l’artista attinge ai paesaggi fisici e concettuali della città, esplorando la potenzialità degli atti vandalici, quali i graffiti, di generare un nuovo sublime pittorico.

In FUTURE PRESENT, Ruby riflette sulla nostra corsa verso il collasso ecologico. Sei grandi, brillanti e perfette gocce monocromatiche – monumenti al sangue, all’urina, al petrolio, all’acqua, al “total carbon” e a “greenpeace” – appaiono in cima a piedistalli di fòrmica, su ognuno dei quali sono iscritte le iniziali del tributo in questione. Il contrasto tra queste forme incontaminate e il materiale sottostante su cui emergono i graffiti descrivono il distacco tra pubblico e privato e il degrado di questi aspetti. Allestite nello spazio ovale della galleria, queste forme si fondono come in un coro, sottolineando l’enormità degli ambiti – da quello corporeo a quello chimico – aggrediti o addirittura promotori del declino ambientale.

Un gruppo di piccoli collage dalla serie in continua evoluzione DRFTRS (2013–) (il titolo è un’abbreviazione di drifter, “senzatetto”) raffigura arcobaleni ad acquarello interrotti da ossa ritagliate da riviste archeologiche che pongono una domanda toccante: “Cos’è un arcobaleno se non rimane nulla di vivo per guardarlo?” Ruby ha descritto il collage come una “fusione illecita”, suggerendone la trasgressione concettuale e tecnica. Le opere in mostra a Roma, come altre della serie, sono sia analitiche che emotive, e combinano ancora una volta la riflessione sociale con la sperimentazione formale. In parte ispirati alle rovine dell’antica Roma, i collage DRFTRS – e la mostra FUTURE PRESENT nel suo complesso – manifestano il continuo interesse di Ruby per gli scavi archeologici, per la natura ciclica dell’umanità e per tutto ciò che possiamo ancora raccogliere da ciò che altrimenti sarebbe perso nel tempo.

Sempre dal 20 novembre, due opere di Ruby saranno allestite nella sala della Toletta di Venere alla Galleria Doria Pamphilj di Roma, rinomato museo che accoglie dipinti di arte antica nel palazzo privato di una delle più antiche e rispettate famiglie italiane di collezionisti. La collezione Doria Pamphilj include, tra gli altri, il Ritratto di Papa Innocenzo X (1650) di Diego Velázquez, che ha ispirato numerose interpretazioni di Francis Bacon. Ruby esporrà un nuovo dipinto WIDW. CRASH CULTURE. (2021) della serie WIDW (2016–), il cui titolo è l’abbreviazione scelta dall’artista della parola “window” e BONNET (7483) (2020), una scultura in ceramica. Una rara opportunità di vedere opere di arte contemporanea in questo museo straordinario.

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