Palazzo Grimani, Venezia | Wael Shawky | I Am Hymns of the New Temples

Palazzo Grimani, Venezia

Palazzo Grimani, Venezia

presenta

Weal Shawky

I Am Hymns of the New Temples

17 aprile-30 giugno 2024

Aprirà al pubblico mercoledì 17 aprile 2024, nella sede del Museo di Palazzo Grimani (“Ala Tribuna”)
a Venezia, la mostra personale (anteprima museale internazionale) dell’artista egiziano Wael Shawky
(Alessandria d’Egitto, 1971) intitolata I Am Hymns of the New Temples- الجدیدة المعابد تراتیل أنا.

A cura di Massimo Osanna (Direttore Generale Musei del Ministero della Cultura), Andrea Viliani (Co-
curatore del programma Pompeii Commitment. Materie archeologiche) e Gabriel Zuchtriegel

(Direttore del Parco Archeologico di Pompei), la mostra è organizzata in collaborazione fra il Museo di
Palazzo Grimani e il Parco Archeologico di Pompei, e accompagna la partecipazione dell’artista alla
60. Esposizione Internazionale d’Arte La Biennale di Venezia, dove Shawky è stato invitato a
rappresentare la Repubblica Araba d’Egitto al Padiglione Egitto.
La mostra riunisce l’opera filmica I Am Hymns of the New Temples – الجدیدة المعابد تراتیل أنا – realizzata
dall’artista nel 2023 e che, dopo la sua anteprima al Parco Archeologico di Pompei, viene presentata
a Venezia in anteprima museale internazionale – e una selezione di opere multi-materiche e disegni
realizzati dall’artista fra il 2022 e il 2024. Il progetto espositivo è concepito come un dialogo ideale fra
spazi e tempi differenti, in cui le opere contemporanee coesistono con le opere archeologiche e i
saloni storici di Palazzo Grimani, delineando un percorso che dal Camaron d’Oro conduce
prospetticamente alla cosiddetta Tribuna, nota anche come Antiquarium o Camerino delle Antichità,
vero e proprio fulcro del palazzo e delle sue narrazioni.

Narratore di processi conoscitivi ed espressivi sospesi fra il documentabile e l’immaginabile, Wael
Shawky esplora i modi in cui sono state scritte e raccontate le storie e analizza come esse abbiano
modellato anche la realtà storica. Nelle sue opere – in cui si articolano film, disegno, pittura, scultura,
installazione, performance e regia teatrale, sempre risultato di una ricerca sulle fonti storiche e
letterarie – Shawky ci predispone infatti a una posizione di consapevolezza nei confronti dei
meccanismi narrativi, antichi e contemporanei, con cui sono stati interpretati e trasmessi i fatti
storici, sociali e culturali e, attraversando spazio e tempo, evoca una dimensione al contempo fattuale
e immaginaria della storia e della società, come se esse non fossero mai definibili una volta e per
sempre, o da un solo punto di vista.
Girata nell’estate del 2022 fra le rovine dell’antica città di Pompei, colpita dall’eruzione del Vesuvio
nel 79 dc, I Am Hymns of the New Temples mostra ciò che affiora alle soglie fra le diverse culture che
rendono Pompei un vero e proprio teatro delle culture mediterranee, le cui differenti narrazioni sono
inevitabilmente connesse. La produzione dell’opera filmica I Am Hymns of the New Temples –
vincitrice dell’avviso pubblico PAC – Piano per l’Arte Contemporanea 2020 promosso e sostenuto
dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura – è il risultato della
collaborazione fra il Ministero della Cultura e il Parco Archeologico di Pompei nel contesto del
programma Pompeii Commitment. Materie archeologiche. I Am Hymns of the New Temples
rappresenta la prima opera prodotta, nel 2023, nel contesto di questo programma del Parco
Archeologico di Pompei, il primo sito archeologico al mondo a dotarsi di un programma di lungo
termine e di una collezione permanente dedicati alle arti contemporanee, con l’obiettivo di ricercare
e valorizzare la contemporaneità dei temi e dei valori espressi dal patrimonio archeologico italiano e
internazionale. Istituzione partner per la valorizzazione internazionale dell’opera filmica è il LaM-Lille
Métropole Musée d’art moderne, d’art contemporain, d’art brut. Hanno inoltre collaborato alla
realizzazione dell’opera anche Fondazione Teatro di San Carlo e Accademia di Belle Arti di Napoli,
con il supporto di Galleria Lia Rumma, Milano/ Napoli.

Il progetto è vincitore dell’avviso pubblico “PAC2020 – Piano per l’Arte Contemporanea”, promosso
dalla Direzione Generale Creatività Contemporanea del Ministero della Cultura.

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