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Brescia Tag

Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei, Festival della pace | Vittoria Lomasko. The Last Soviet Artist

Comune di Brescia, Fondazione Brescia Musei, Festival della pace | Vittoria Lomasko. The Last Soviet Artist

Palcoscenici Archeologici. Interventi curatoriali di Francesco Vezzoli | Fondazione Brescia Musei

Palcoscenici Archeologici. Interventi curatoriali di Francesco Vezzoli | Fondazione Brescia Musei

PCMDiaries | Zehra Dogan

PCMDiaries | Zehra Dogan

Museo di Santa Giulia, Brescia | Avremo anche giorni migliori. Opere dalle carceri turche | Zehra Doğan

Museo di Santa Giulia, Brescia | Avremo anche giorni migliori. Opere dalle carceri turche | Zehra Doğan

paolamanfredistudio

di Paola C. Manfredi
Press Office and Communication Strategies for contemporary art and culture.
#pcmstudio

PCM Studio
#PCMnews Il 3, 4 e 5 febbraio 2023, in occasione d #PCMnews
Il 3, 4 e 5 febbraio 2023, in occasione del Salon @retromobile_paris, @artcurial__ Motorcars presenterà la più grande asta francese nell’ambito di questa disciplina, con una stima totale di più di 80 milioni di euro. 

L’asta sarà composta da circa 230 veicoli da collezione, tra cui spicca la Ferrari 250LM. 

Durante questi tre giorni di vendite strabilianti, ospitate dal trio Hervé Poulain, Matthieu Lamoure e Pierre Novikoff, i visitatori potranno ammirare, esposte nello stand di 5000 m2, una serie di automobili eccezionali, caratterizzate dalla provenienza prestigiosa e dal conseguimento di record importanti.

Foto: Courtesy Artcurial Motorcars

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@emilie161281 #artcurial #artcurialmotorcars #ferrari #auction #retromobile #retromobile2023 #paris @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMopening @ica_milano inaugura la programmazione #PCMopening
@ica_milano inaugura la programmazione del 2023 con due inediti progetti espositivi, aperti al pubblico da mercoledì 25 gennaio a sabato 18 marzo 2023.

Il piano terra accoglie l’esposizione “Morestalgia” di Riccardo Benassi, a cura di Alberto Salvadori. 
Cuore pulsante della mostra è l’omonima installazione realizzata dall’artista nel 2019, che vede uno schermo led penetrabile dal corpo umano. Rievocando un sentimento nostalgico caratteristico dell’era post-internet e richiamando molte tematiche divenute comuni durante la pandemia, la mostra si dipana attraverso una narrazione liquida, arricchita da una selezione di opere presentate in Italia per la prima volta.

Al primo piano inaugura contestualmente “An impression that may possibly last forever”, personale dell’artista keniota Chemutai Ng’ok a cura di Chiara Nuzzi. Il percorso espositivo riunisce dieci opere pittoriche realizzate appositamente per l’occasione e una selezione di disegni che ripercorrono la pratica artistica di Ng’ok. Tra atmosfere oniriche e tensioni psicologiche, la personale milanese rievoca le dinamiche di potere che innervano le relazioni umane, trasmesse al pubblico attraverso audaci pennellate di colore.

Foto 1: Fondazione ICA Milano, Riccardo Benassi, Morestalgia, 2023, Exhibition view
Courtesy l’artista e Fondazione ICA
Ph. Andrea Rossetti
Foto 2: Fondazione ICA Milano, Chemutai Ng’ok, An impression that mat be possible last forever, 2023,
Exhibition view
Courtesy l’artista e Fondazione ICA Milano
Ph. Andrea Rossetti

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@_albertosalvadorii @chiara_nuzzi @riccardo___benassi @intesasanpaolo 
#fondazioneicamilano #milano #riccardobenassi #chemutaingok #contemporaryart #savethedate @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMnews @artcurial__ presenta l’asta degli arre #PCMnews
@artcurial__ presenta l’asta degli arredi dell’Hotel Bauer Palazzo di Venezia dal 24 al 29 aprile 2023, con una mostra d’anteprima a Milano dal 3 al 31 marzo 2023.

Dal 24 al 29 aprile 2023, Artcurial presenterà gli arredi dell'Hotel Bauer Palazzo, l’iconico albergo affacciato sul Canal Grande, nel cuore di Venezia, con la sua magnifica vista su San Giorgio Maggiore, Punta della Dogana e Santa Maria della Salute.

Attraverso i vetri di Murano, i mobili e i tessuti pregiati, firmati dalle case Rubelli e Bevilacqua, questa vendita offre l’occasione di riscoprire la storia della città. Oltre 4.000 lotti che celebrano l'identità veneziana, dai porta lume (portes torchères) ai servizi da tavola, appassionati e collezionisti potranno assaporare l'essenza di quello che è stato e continua a essere un punto di riferimento fondamentale per l’ospitalità in Italia. 

Dopo 142 anni di attività, l'Hotel Bauer Palazzo sta per iniziare un nuovo capitolo della sua storia. Risale agli anni Quaranta l’ultima importante campagna di rinnovamento che lo rese un edificio all'avanguardia e un punto di riferimento per il comfort offerto ai suoi ospiti, l'istituzione continua la sua trasformazione con questi stessi presupposti, con l'obiettivo di ridefinire gli standard del lusso veneziano e riaprire le sue porte nel 2025.

Foto: Hotel Bauer Palazzo, courtesy Artcurial

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@bauervenezia @emilie161281 
#artcurial #milano #parigi #auction #hotelbauer #venezia @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMFocusOn La @fondazionenicoladelroscio presenta #PCMFocusOn
La @fondazionenicoladelroscio presenta, giovedì 26 gennaio 2023 alle ore 18.30, il catalogo della mostra “Paul Thek. Italian Hours”, edito da Humboldt Editore, a cura di Peter Benson Miller, con la partecipazione del curatore in dialogo con Owen Laub, collaboratore di Robert Wilson, e Alessandra Mammì, giornalista e critica d’arte.
Il progetto espositivo, visitabile sino al 27 gennaio 2023, racconta l’opera di una figura fondamentale della storia dell’arte recente come Paul Thek, nato dalla collaborazione tra la Fondazione Nicola Del Roscio il Watermill Center, Alexander e Bonin, New York, e l’Estate di George Paul Thek.
 
Tenendo conto di queste premesse, “Paul Thek. Italian Hours” che presenta il lavoro di Paul Thek in Italia per la prima volta dopo il 1995, riunisce una selezione di dipinti, disegni e sculture - comprese le vestigia della sua opera più celebre, oggi perduta, dal titolo “The Tomb” – realizzate sulla scorta delle influenze tratte dalle sue esperienze a Roma, in Sicilia e sull'isola di Ponza tra il 1962 e il 1975. 
 
Il catalogo così concepito da Peter Benson Miller, rientra nel suo più ampio studio sugli artisti americani che hanno soggiornato a Roma tra il 1948 e il 1964. Documenti, narrazioni, testimonianze ed interviste inedite, come la prefazione di Nicola Del Roscio, che traccia il rapporto tra Paul Thek e l’amico Cy Twombly, e l’intervista “It was his universe” di Robert Wilson, confluiscono in questo catalogo gettando una nuova luce sul complesso e duraturo rapporto che Paul Thek ha intrattenuto con l’Italia.

Foto 1: Peter Hujar, Hand Sculpture from The Tomb, 1967_2010
Courtesy Pace Gallery New York
Foto 2 e 3: Installation view: Fondazione Nicola Del Roscio, "Paul Thek. Italian Hours", 2022, Ph. Tiziano Ercoli
Courtesy Fondazione Nicola Del Roscio

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@peterbensonmiller @owen.laub @alessandramammi @watermillcenter @humboldtbooks 
#fondazionenicoladelroscio #roma #paulthek #contemporaryart @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMopening @atipografia presenta, negli spazi del #PCMopening
@atipografia presenta, negli spazi della galleria ad Arzignano (Vicenza), la mostra “LA FORMA DELLE PAROLE”, personale dell’artista Stefano Mario Zatti, a cura di Robert Phillips e Matilde Nuzzo. 
La mostra, che apre il programma del 2023 di Atipografia, si terrà da sabato 21 gennaio a domenica 26 febbraio 2023.
 
La mostra esplora parte del percorso artistico di Stefano Mario Zatti proponendo nuove e diverse chiavi di lettura della sua opera. Da artista di grande potenza rappresentativa, Zatti approfondisce ogni componente della sua interiorità, restituendone una forma visibile e superando la banalità della sola rappresentazione fattuale della percezione quotidiana per spingersi oltre le barriere del concettuale e facendosi interprete cosciente, con assoluta integrità e sincerità, di quegli schemi reconditi che stanno alla base di ogni rappresentazione artistica.

Il concetto di base che sta al fondo di questa mostra è nato dal confronto tra le varie sensibilità delle persone che accompagnano l’artista nel suo percorso. Discutendo e analizzando il lavoro di Zatti nelle sue diverse declinazioni, in cui spesso la parola scritta è motivo sigla del suo rappresentare, ci si è accorti che al fondo di ogni opera esisteva un narrato, una sorta di bolla latente, che esprime con la scrittura ogni aspetto delle sue opere. Questa forma di enciclopedia personale, di abaco dell’inconscio, contenuta nei libretti fittamente scritti al limite dell’indecifrabile, rappresenta uno strumento di rappresentazione del verosimile, una sorta di illusione consapevole legata com’è, indissolubilmente, alle suggestioni quotidiane dei concetti che stanno alla base dell’elaborazione del piacere estetico del lavoro dell’artista.

Le opere saranno accompagnate da uno scritto che racconta le complesse interazioni che portano alla genesi delle opere dell’artista.
Pensato e redatto in forma di colloquio a più voci tra l’artista, Elena Dal Molin e i curatori.

Foto: Ph. Luca Peruzzi
Courtesy l’artista e Atipografia 

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@iliadeelena @d.dearprudence
#atipografia #stefanomariozatti #contemporaryart @paolacaterina_manfredi
#PCMnews @pinacotecaagnelli annuncia il prossimo p #PCMnews
@pinacotecaagnelli annuncia il prossimo progetto espositivo, l’inedita mostra personale dedicata a Lee Lozano (1930–1999), artista pioniera e figura chiave della scena newyorkese degli anni Sessanta e primi anni Settanta. L’esposizione, intitolata “Strike”, è ideata e realizzata da Pinacoteca Agnelli, e aprirà al pubblico da mercoledì 8 marzo a domenica 23 luglio 2023 negli spazi museali di Torino. Successivamente sarà presentata alla @boursedecommerce – Collezione Pinault di Parigi dal 20 settembre 2023 al 12 febbraio 2024.

“Strike”, a cura di Sarah Cosulich e Lucrezia Calabrò Visconti, è la prima rassegna monografica di Lee Lozano in Italia. 
La mostra si inserisce coerentemente nella rinnovata missione contemporanea dell’istituzione, che ha l’obiettivo di portare alla luce prospettive artistiche inedite in relazione all’eredità storica e simbolica della sede espositiva e del suo passato industriale.

“Strike” propone un percorso espositivo che attraversa i diversi periodi del lavoro di Lozano a partire dai disegni e dipinti figurativi di stampo espressionista, passando alla serie dei “Tools”, oli su tela di grandi dimensioni, e seguendo la loro evoluzione formale verso un’astrazione minimalista. Il progetto espositivo raccoglie anche una selezione di “Language Pieces”, lavori che segnano il passaggio dell’artista a una fase esclusivamente concettuale conclusasi nel 1972 con “Dropout Piece”, corrispondente al suo abbandono definitivo della scena artistica.

Le due mostre rappresentano un'occasione per presentare il lavoro di un’artista rivoluzionaria, apprezzata dalla critica ma poco conosciuta dal grande pubblico, soprattutto in Europa.

Foto 1: Lee Lozano, No title, c. 1963
© The Estate of Lee Lozano.
Courtesy Hauser & Wirth, Ph. Barbora Gerny
Foto 2: Lee Lozano, No title, 1964, Pinault Collection
© The Estate of Lee Lozano.
Courtesy Hauser & Wirth

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@sarah.cosulich @lucreziacalabrovisconti @gloriasplace #leelozano #pinacotecaagnelli #torino #boursedecommerce #paris #pinaultcollection #contemporaryart #lingotto @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMopening @soggettiva_gallery presenta, da marte #PCMopening
@soggettiva_gallery presenta, da martedì 17 gennaio 2023, la nuova mostra “LYNCH HIGHWAY” dedicata all’universo del regista americano David Lynch.
 
Con all’attivo un Leone d’Oro alla Carriera conferito nell’ambito della 63. Mostra internazionale d’arte cinematografica di Venezia (2006) e un Premio Oscar alla Carriera (2019), David Lynch è una delle figure più significative del gotha del cinema americano.

L’immaginario di David Lynch irrompe negli spazi di Via Sottocorno a Milano, attraverso gli sguardi e le rivisitazioni di 18 artisti, emergenti e non, di provenienza internazionale. 
Incontrando appieno lo stile di Soggettiva Gallery, le opere che compongono l’esposizione “LYNCH HIGHWAY”restituiscono al visitatore la visione personale di ogni artista, invitato a interpretare una o più pellicole della produzione del regista forneinedita rielaborazione espressiva. Dalla malinconica istantanea che George Townley propone di Mulholland Drive all’affilata spirale in bianco e nero con cui Przemek Debowski rievoca Dune; dalle atmosfere pop studiate da Jeffrey Everett per interpretare Blue Velvet e Twin Peaks al paesaggio rurale con cui Eva Planet rende omaggio a Una storia vera: un percorso per diverse declinazioni espressive, dove ogni artista celebra Lynch attraverso la propria inedita e originale cifra stilistica.

Nell’occasione, prende il via la nuova collaborazione attivata tra Soggettiva Gallery e @milanoprintmakers, che si realizza nel debutto di “COLLETTIVA”, un progetto che coinvolge creativi, illustratori, grafici, stampatori e artigiani nella realizzazione di un’opera concepita in maniera corale in ogni sua fase, fino al completamento.

L’omaggio di Soggettiva Gallery prende vita in concomitanza con il debutto nelle sale cinematografiche della riedizione del film Lost Highways (1997), restaurato in 4K da The Criterion Collection con la supervisione di David Lynch e distribuito dalla Cineteca di Bologna.

Immagine: Courtesy l’artista e Soggettiva Gallery

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@alberto_bozzoli 
#soggettivagallery #milano #davidlynch #contemporaryart #cinema @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMnews La @fondazione_ferrero di Alba presenta d #PCMnews
La @fondazione_ferrero di Alba presenta da venerdì 17 febbraio 2022 a martedì 30 marzo 2023 un nuovo progetto espositivo, dedicato al grande fotografo Jacques Henri Lartigue (1894 - 1986): “L’invenzione della felicità”.
La mostra è curata da Denis Curti, Marion Perceval e Charles-Antoine Revol della Donation Jacques Henri Lartigue e realizzata in collaborazione con la Casa dei Tre Oci di Venezia e la Donation Jacques Henri Lartigue di Parigi.
 
Dopo il grande successo veneziano alla Casa dei Tre Oci e la successiva tournée presso alcune delle più prestigiose sedi espositive italiane, come il Museo Diocesano di Milano e il WeGil di Roma, la più grande retrospettiva mai dedicata in Italia all’opera del geniale fotografo della Belle Époque approda ad Alba, con uno speciale display pensato appositamente per gli spazi della Fondazione Ferrero che include un nucleo fotografico inedito dedicata alle frequentazioni piemontesi del fotografo e di sua moglie Florette Ormea, concesso in esclusiva per questa mostra dalla Donation Jacques Henri Lartigue di Parigi.
 
L’opera di Lartigue si caratterizza per l’approccio “umanista”, incentrato sul racconto della dimensione privata, sulla registrazione di quegli attimi di felicità che costituiscono la vita quotidiana. 
“L’invenzione della felicità” è proprio questo: la capacità di trattenerla, cristallizzarla e ritornare a guardarla ogni volta che lo si desidera, magari all’interno di uno dei 120 album di famiglia realizzati dall’autore nel corso della sua vita. 
 
Questa mostra vuole abbracciare il visitatore sotto un manto accogliente, quasi a creare una ‘comfort zone’ interamente dedicata alla felicità che, partendo dall’universalità vernacolare di un album di famiglia, si estenda alla collettività.

Foto: Jacques Henri Lartigue, La Baule, 1979
© Ministère de la Culture (France), MAP-AAJHL

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@casa.dei.tre.oci 
#fondazioneferrero #alba #jacqueshenrilartigue #photography #contemporaryart #savethedate @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMFocusOn “Face of a Woman, Head of a Child” #PCMFocusOn
“Face of a Woman, Head of a Child” la mostra di Karin Kneffel negli spazi di @gagosian Roma è prorogata sino al 31 gennaio 2023.

La mostra presenta un nuovo corpus di opere di Karin Kneffel in cui l’artista affronta per la prima volta la figura umana.

L’interesse di Kneffel per le figure sacre del primo Rinascimento Nordico, di autori sia anonimi che noti, è di lunga data. In queste statue gli effetti pittorici illusionistici, evidenti soprattutto nella resa dei tessuti e nel trattamento dei toni dell’incarnato, ne esaltano notevolmente l’immediatezza emotiva.

Per anni l’artista ha fotografato queste sculture quando capitava, ma è la prima volta che utilizza
la sua ricerca sul campo in una serie di dipinti. 
Se questi archetipi incarnano la diffusa devozione religiosa dell’epoca e i suoi emergenti ideali umanistici, nei suoi dipinti Kneffel li secolarizza eludendo qualsiasi attribuzione identificativa, i titoli e l’iconografia – veli, aureole e così via – per concentrarsi sui tratti del viso. Ingrandendo i suoi soggetti, dipinge primi piani molto allargati unendo in coppia le singole tele di dimensioni identiche. Sebbene la donna e il bambino siano uniti da una marcata somiglianza fisica, la distanza dei loro sguardi appare accentuata dallo spazio che li separa.
Nonostante alcuni elementi di questa nuova serie ricordino le sueiperboliche nature morte, una costante del suo repertorio, “Face of a Woman, Head of
a Child” rappresenta un allontanamento dai paradossi visivi dei toccanti interni di Kneffel. 
Realizzati da un unico punto di vista, questi dittici sono rappresentazioni meticolose di soggetti specifici, dipinti con grande attenzione alla materialità delle sculture originali. Kneffel trasmette le qualità tangibili delle sculture in legno intagliate e dipinte catturando i giochi di luce sulle loro superfici, evidenziando la loro forma tridimensionale e le scelte stilistiche dello scultore. 

Foto: © Karin Kneffel
Courtesy l’artista e Gagosian

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@karin.kneffel.art @165bleeckerstreet 
#gagosian #roma #karinkneffel #contemporaryart @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMFocusOn @eatalyarthouse annuncia la proroga de #PCMFocusOn
@eatalyarthouse annuncia la proroga delle mostre
“STAGED” di Anton Corbijn, a cura di Walter Guadagnini, sino a domenica 10 aprile 2023 e “VOLI-N”I di Ibrahim Mahama, a cura di Eva Brioschi, sino a domenica 28 maggio 2023.

Sabato 18 febbraio 2023 inaugura la mostra dei finalisti della prima edizione del Premio E.ART.H., a cura di Treti Galaxie.

PUBLIC PROGRAM E ALTRE ATTIVITÀ

- Venerdì 27 gennaio 2023, alle ore 18.30 
Il primo appuntamento in calendario con i 5 fotografi emergenti dell’edizione 2022 del progetto “FUTURES Photography”, in dialogo con Giangavino Pazzola, curatore di CAMERA.

- Prosegue la collaborazione con l’Università del Caffè di illy che sabato 4 febbraio 2023 presenta un nuovo corso di degustazione dedicato alla filiera del caffè dal titolo “I colori del caffè”, in via del tutto eccezionale aperto al pubblico gratuitamente per festeggiare questa prima edizione.

- Sabato 18 e domenica 19 febbraio 2023, giunge invece allo step successivo il progetto “Sorry Mom” di Simona Andrioletti e Riccardo Rudi, sviluppato insieme allo store milanese Orefici11 e rivolto al pubblico di adolescenti con l’obiettivo di dare corpo a una collezione di moda, con cui diffondere un messaggio poetico legato al concetto di sostenibilità nell’ambito di una restituzione pubblica.

Foto 1: Anton Corbijn, Mick Jagger, Glasgow, 1996. 
© Anton Corbijn
Foto 2: Ibrahim Mahama, "Voli-ni", 2022 installation view, Courtesy l’artista e E.ART.H., Verona. © Alto//Piano Studio

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@chiaraventura @eatalyverona @antoncorbijn4real @ibrahimmahama3 @eva.brioschi @guadagniniwalter @simona.andrioletti @tretigalaxie @riccardorudi @orefici11 @gianpazzola 
#eatalyarthouse #verona #eataly #contemporaryart #antoncorbijn #ibrahimmahama @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMFocusOn Il public program della mostra “JAPA #PCMFocusOn
Il public program della mostra “JAPAN.BODY_PERFORM_LIVE”, a cura di Shihokoko Ilda e Diego Sileo, al @pacmilano.

- Lunedì 23 gennaio, ore 19.00
PERFORMANCE by Fuyuki Yamakawa
Creando suoni non solo attraverso l'uso di strumenti musicali, ma anche utilizzando il corpo, Fuyuki Yamakawa ci fa riflettere su quanto l'uso delle nuove tecnologie stia portando la voce oltre le possibilità fisiche, spesso inconsapevolmente.

- Giovedì 19 gennaio, ore 19.00
VISITA GUIDATA CON SPECIAL GUEST
Una visita guidata speciale insieme a Rossella Menegazzo, docente di Storia dell’arte dell’Asia Orientale presso l’Università degli studi di Milano e autrice della guida alla mostra, per approfondire i temi della moda e del design giapponese.

- Lunedì 30 gennaio, ore 19.00
MISHIMA / TRE ISOLE
Una performance teatrale di Giuseppe Isgrò con la compagnia teatrale Phoebe Zeitgeist dedicata a Yukio Mishima e pensata appositamente per la mostra. Lo spettacolo è una suite di corpi, parole e suono, generato dai testi di Mishima: il tema centrale è la bellezza, insostenibile, totalizzante.

- Sabato 4 febbraio, ore 15.30
NON DIRE NOH
Cristina Picelli, esperta di teatro Noh, approfondiremo la conoscenza della cultura giapponese e i misteri di questa antichissima forma d'arte teatrale. I partecipanti costruiranno insieme maschere e oggetti di scena, imparando le danze degli dei e le loro storie, per diventare i protagonisti di antiche leggende.

- Lunedì 6 febbraio ore 19
HAIKU
Untitled Noise presenta la performance Haiku, un pensiero sonoro rivolto al Giappone e al componimento poetico dell’ haiku in cui emerge il “qui e ora consapevole”. L’impianto sonoro per questa occasione è diviso in tre parti, componendo una struttura strofa/suono di tre versi, così come la poesia Haiku.

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@diego.sileo 
#pacmilano #japan #giappone #publicprogram #contemporaryart @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMFocusOn Ultimo weekend per visitare la mostra #PCMFocusOn
Ultimo weekend per visitare la mostra “Turn Me On”, personale dell'artista svizzera Sylvie Fleury, a cura di Sarah Cosulich e Lucrezia Calabrò Visconti, inaugurata in occasione del nuovo corso di @pinacotecaagnelli lo scorso 27 maggio. 
L'esposizione ha dato il via alla nuova programmazione di mostre temporanee di Pinacoteca.

Pensata e progettata con l’artista per gli spazi di Pinacoteca, la mostra personale di Sylvie Fleury consiste in un percorso immersivo che attraversa i nuclei tematici fondamentali della sua ricerca. 
Il progetto rappresenta la più completa mostra in Italia dedicata a Fleury fino a oggi e segna un'importante tappa nella sua trentennale pratica artistica – rilevante non solo per la storia dell’arte contemporanea ma anche per le ricerche emergenti. 

“Femminista punk sotto mentite spoglie”, come lei stessa si definisce, Fleury si confronta con i meccanismi di produzione del desiderio e di costruzione del valore contemporanei, e di come interagiscono con le politiche di genere. 
Oggetti, simboli e immaginari provenienti dall’ambito della moda, del cinema, delle sottoculture pop, dell’automobilismo, della fantascienza e dell’arte contemporanea vengono assorbiti nel vocabolario visivo dell’artista e utilizzati per costruire narrazioni impreviste. Il risultato sono immagini seducenti e radicali in cui la messa in discussione degli stereotipi di genere promossi dalla cultura di massa come dalla storia dell’arte coesiste con la possibilità di trasformarli in un’arma. 

Foto: Sylvie Fleury, Turn Me On, installation view
Credit Pinacoteca Agnelli, Torino

@fleury49000 @sarah.cosulich @lucreziacalabrovisconti @gloriasplace 
#pinacotecaagnelli #torino #sylviefleury #lingotto #contemporaryart @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMFocusOn
Ha aperto il 28 settembre 2022, nell’Anno della Cultura e del Turismo Italia-Cina, al Museum of Art Pudong di Shanghai (MAP), la mostra “Design for Fun”, il primo capitolo di una quadrilogia dedicata al design italiano. 

Il progetto è curato per la parte italiana da Enrico Morteo e Maria Vittoria Capitanucci e per parte cinese da Ling Min, con il supporto del Consolato Generale d’Italia e dell’Istituto italiano di Cultura a Shanghai ed è organizzato da @mondomostre.

Nel più importante museo di Shanghai - aperto nel 2019 su progetto di Jean Nouvel - “Design for Fun” presenta oltre 200 pezzi disegnati da oltre 80 tra i creativi che hanno fatto la storia del design italiano, riflettendo su come la creatività italiana abbia sfidato le convenzioni e le norme accettate nel mondo del design, dissolvendo gli stereotipi e creato prodotti completamente nuovi per affrontare le sfide di una vita contemporanea in rapido cambiamento.
Quando, alla fine degli anni ’50, l’Italia raggiunse con qualche ritardo un’autentica modernità, il design non si incaricò solo di disegnare oggetti pratici e funzionali, ma anche di soddisfare nuove necessità e mutati bisogni. Come un bambino pronto a misurare il mondo dei grandi, il design italiano si avvicinò alle esigenze dell’industria, ai temi del grande numero, alle sfide della tecnologia, alle nuove dimensioni del consumo, adottando anche le strategie del gioco. Per creare oggetti utili, per dare risposte o risolvere problemi concreti, ma anche per interrogare il mondo, per capirne le regole ed esplorarne i limiti, proprio come un bambino.

“Design for Fun” non è solo il laboratorio di una società giovane e ottimista e curiosa. È una bottega in cui imparare a giocare. Con ironia e con serietà mettendo insieme eleganza e ribellione, definendo limiti e tracciando nuove norme.
La mostra, allestita al museo di Shanghai da Aldo Cibic, uno dei protagonisti del design italiano, con la collaborazione di Joseph De Jardin, è essa stessa un’esperienza di colori e forme del design.

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#designforfun #design #shanghai #mondomostre @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMopening Anne e Patrick Poirier tornano a Milan #PCMopening
Anne e Patrick Poirier tornano a Milano per un progetto espositivo a cura di Lóránd Hegyi e Angela Madesani, dedicato alla Divina Commedia di Dante Alighieri e realizzato con il patrocinio di Institut français Milano. 
Seguendo la suddivisione del poema, la coppia di artisti ha dedicato a Inferno, Purgatorio e Paradiso un corpus di opere capaci di restituire una personale e moderna riflessione e interpretazione del viaggio dantesco nel mondo ultraterreno. 
Ogni cantica (così Dante definisce i tre capitoli della sua narrazione) sarà ospitata in tre luoghi della città di Milano: l’Inferno a @casadegliartisti_art, il Purgatorio alla @galleriafumagalli e il Paradiso presso la sede di @antoninimilano a Palazzo Borromeo.

Anne e Patrick Poirier, attraverso questa mostra, omaggiano Dante, il padre della letteratura del Paese che li ha ospitati in gioventù (in occasione della residenza all’Accademia di Francia – Villa Medici a Roma, dal 1968 al 1972), che li ha a lungo ispirati e dove spesso tornano in cerca di un contatto più prossimo con il passato e la storia classica. L’omaggio all’opera dantesca si inserisce perfettamente nell’ambito dell’indagine artistica di Anne e Patrick Poirier: fin dall’inizio del loro lavoro comune, alla fine degli anni Sessanta, riflettono criticamente sulla società contemporanea e sulla fragilità della memoria comune, attingendo a metafore, immagini e grandi narrazioni del passato, spaziando dalla mitologia classica all’architettura antica, nonché ai capisaldi della letteratura occidentale.

Foto: Anne e Patrick Poirier
Hommage à Dante: Enfer, Purgatoire, Paradis
2023, Milano
Veduta della mostra Enfer a Casa degli Artisti, Purgatoire alla Galleria Fumagalli e Paradis ad Antonini Milano
Courtesy gli artisti e Galleria Fumagalli 
Ph. Guido Rizzuti

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@anne.patrickpoirier 
#anneepatrickpoirier #divinacommedia #dante #milano #savethedate #contemporaryart @paolacaterina_manfredi #pcmstudio
#PCMopening ✨ JANUARY 2023 ✨ - Martedì 10 ge #PCMopening
✨ JANUARY 2023 ✨

- Martedì 10 gennaio 2023
La mostra di Anne e Patteick Poirer “HOMMAGE À DANTE: ENFER, PURGATOIRE, PARADIS”, a cura di Lóránd Hegyi e Angela Madesani, apre al pubblico con il capitolo “ENFER” negli spazi di @casadegliartisti_art a Milano. 
Da venerdì 13 gennaio 2023 saranno esposti i capitoli “PURGATOIRE” da @galleriafumagalli e “PARADIS” presso @antoninimilano.

- Martedì 17 gennaio 2023
@soggettiva_gallery presenta la sua nuova mostra “LOST LYNCH” dedicata agli artisti che hanno interpretato il mondo del regista più cult del Cinema americano.

- Sabato 21 gennaio 2023
@atipografia inaugura negli spazi della galleria di Arzignano (Vicenza), la personale di Stefano Mario Zatti dal titolo “LA FORMA DELLE PAROLE”. La mostra esplora parte del percorso artistico di Stefano Mario Zatti proponendo nuove e diverse chiavi di lettura della sua opera.

- Mercoledì 25 gennaio 2023
Fondazione @ica_milano inaugura la programmazione del 2023 con due nuovi progetti espositivi: al piano terra sarà esposta “MORESTALGIA” di Riccardo Benassi, a cura di Alberto Salvadori mentre al primo piano sarà presentata la personale dell’artista keniota Chemutai Ng’ok intitolata “AN IMPRESSION THAT MAY POSSIBLY LAST FOREVER”, a cura di Chiara Nuzzi.

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

#pcmstudio #opening #january2023 #2023 #savethedate #casadegliartisti #galleriafumagalli #antoninimilano #soggettivagallery #atipografia #fondazioneicamilano @paolacaterina_manfredi
#PCMFocusOn In concomitanza con la mostra “Japan #PCMFocusOn
In concomitanza con la mostra “Japan. Body_Perform_Live”, il @pacmilano ha presentato la Project Room realizzata in collaborazione con @laltrogiappone e @giapponetvb, dedicata al lavoro di @igortgraphicnovelist, fumettista di fama internazionale, ma anche illustratore, sceneggiatore, musicista e regista.

Igort negli anni ‘80 ha rivoluzionato il linguaggio del fumetto tradizionale ed è stato il primo italiano a lavorare per la Kōdansha, una delle più prestigiose case editrici nipponiche. 
Nei suoi Quaderni Giapponesi (ad oggi ne sono stati pubblicati tre) e in Kokoro descrive tradizioni e contemporaneità di un paese che conosce nel profondo.

“Il Muschio e la Carne. Anatomia dei sensi nel Giappone di Igort” è un progetto di mostra ibrida che si propone di guidare il pubblico nell’universo culturale nipponico attraverso gli occhi dell’artista, con materiale originale e di repertorio. 
Cuore dell’esposizione sono le opere illustrate dell’autore che ci accompagnano in un percorso di conoscenza profondo di quello che è per lui il Giappone, la sua cultura e il suo universo estetico. Fotogrammi di una storia in prima persona che hanno però anche un valore universale. 
E per comprendere meglio alcuni momenti nodali, video e docufilm aprono a un contesto più ampio e articolato. 
Si cammina idealmente su un terreno morbido per arrivare a scoprire quello che è per Igort il senso della carnalità nel Sol levante.

Ideata da Barbara Waschimps, direttrice creativa dell’Associazione L’Altro Giappone e da Gabriele de Risi, autore del sito GiapponeTVB, è il risultato di una selezione di materiali che i curatori hanno scelto insieme allo stesso Igort per costruire una sorta di transfert meta-sensoriale fatto di contemplazione ed esperienza.

Immagine: Igort, Takato Yamamoto, 2020, Courtesy l’artista

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“open-end”, la grande mostra personale di @marlene_dumass sarà aperta al pubblico negli spazi di @palazzo_grassi fino a domenica 8 gennaio 2023.

La mostra è curata dall’artista con Caroline Bourgeois e presenta oltre 100 opere, provenienti dalla Collezione Pinault e da musei internazionali e collezioni private, tracciando un percorso incentrato sulla produzione recente dell’artista, con una selezione di dipinti e disegni che vanno dal 1984 a oggi, compreso un nucleo di opere realizzate in occasione dell’esposizione veneziana.

“open-end” si articola su entrambi i piani espositivi di Palazzo Grassi e ripercorre i temi fondanti della ricerca artistica di Dumas attraverso un ritmo poetico, a volte più serrato, a volte più arioso, con opere di piccole dimensioni che si alternano ad altre molto grandi, come se l’allestimento intendesse rifarsi alla stessa definizione di poesia data dall’artista: “La poesia è una scrittura che respira e fa dei balzi, e che lascia spazi aperti per consentirci di leggere tra le righe.”

Dedicando a Marlene Dumas la più ampia esposizione dell’artista in Italia, Palazzo Grassi ha condiviso con il pubblico un percorso espositivo e un programma di appuntamenti e contenuti speciali inediti di approfondimento su una delle figure più significative dell’arte contemporanea.

Foto: Installation view,
“Marlene Dumas. open-end”, Palazzo Grassi, 2022. 
Ph. Marco Cappelletti con Filippo Rossi © Palazzo
Grassi © Marlene Dumas

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L’anno di PCM STUDIO: 50 Clienti | 101 Progetti seguiti

Grazie a tutte le istituzioni, le aziende e i grandi progetti che si sono affidati a PCM Studio, rendendo quest’anno così avvincente e speciale ✨

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I consigli di PCM Studio sui progetti da visitare in questi giorni a Venezia e dintorni ✨

VENEZIA

- “OPEN- END” la grande mostra personale di Marlene Dumas, a cura di Caroline Bourgeois, a @palazzo_grassi.

VERONA

- “PIERO DORAZIO. LA NUOVA PITTURA. 
OPERE 1963 - 1968”, a cura di Francesco Tedeschi, esposta negli spazi della Galleria d’Arte Moderna Achille Forti e della @galleriascudo.

- @eatalyarthouse con le sue mostre:
- “STAGED”, la personale del fotografo e regista olandese Anton Corbijn a cura di Walter Guadagnini.
- “VOLI-NI”, l’esposizione dell’artista ghanese Ibrahim Mahama a cura di Eva Brioschi.
- “DIALOGHI #1: MARTA RAVASI | MEZZANOTTE NELLA MANO”, curata da Treti Galaxie nella Project Room di E.A.R.T.H.

VAL DI SELLA

- @artesella - The Contemporary Mountain con i suoi tre percorsi espositivi costellati di opere d'arte.

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“Hot Spot. Caring for a burning world”, mostra collettiva de @lagallerianazionale a cura di Gerardo Mosquera, sarà aperta al pubblico fino al 26 febbraio 2023.

“Hot Spot” prende il titolo dall’omonima opera di Mona Hatoum (“Hot Spot III”, 2009) inclusa in mostra: una grande installazione in ferro e neon che raffigura il pianeta Terra acceso da una luce rossa che simboleggia i conflitti che lo rendono rovente. L’opera racconta di come il modo dirompente con cui è stata organizzata la società umana sembri condurre alla catastrofe ambientale.
Il fallimento del progetto moderno e della possibilità stessa di uno sviluppo armonioso dell’umanità nel suo ambiente è oggigiorno molto più che evidente e si colloca con forza al centro del dibattito contemporaneo.

Il percorso espositivo riunisce le molteplici reazioni a queste condizioni da parte degli artisti, attraverso la forza poetica dell’arte. Le opere selezionate approfondiscono la complessità della situazione attuale proponendo più che una visione di denuncia un attivismo estetico che intende stimolare la riflessione e sensibilizzare al disastro, per immaginare un diverso rapporto con il pianeta.
Spiega il curatore, Gerardo Mosquera: «è naturale che l’arte affronti temi così scottanti: molti artisti nel corso della propria carriera lo hanno fatto in modo militante, reattivo e pertinente, ma questa mostra, invece, contribuisce alla critica ecologico-sociale attraverso un percorso più indiretto, ma non meno urgente e puntuale. Il percorso espositivo non considera la questione come qualcosa di specifico, ma la apre e la amplifica esplorando altri aspetti, a volte ambigui e contraddittori, o armoniosi, suggerendo la possibilità di una rinascita dell’ambiente naturale, poiché la vita sulla Terra ha un’enorme capacità di resilienza.»

Foto: Installation views “Hot Spot. Caring for a Burning World”, 
Ph. Adriano Mura
Courtesy La Galleria Nazionale 

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