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PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea | Yuri Ancarani. LASCIA STARE I SOGNI

PAC – Padiglione d’Arte Contemporanea | Yuri Ancarani. LASCIA STARE I SOGNI

paolamanfredistudio

di Paola C. Manfredi
Press Office and Communication Strategies for contemporary art and culture.
#pcmstudio

PCM Studio
#PCMopening Apre al pubblico da oggi, venerdì 22 #PCMopening
Apre al pubblico da oggi, venerdì 22 settembre 2023, e fino a domenica 14 gennaio 2024 la mostra personale di @eccemattiabosco (Milano, 1976) intitolata “Kόrai”, nei suggestivi spazi del Tempio di Venere e Roma, nel @parcocolosseo. 
 
Il progetto espositivo è a cura di Daniele Fortuna ed è promosso dal Parco archeologico del Colosseo, dalla galleria d’arte @atipografia, diretta da @iliadeelena, e da @artverona.

La mostra nasce come esito della nona edizione del progetto “Level 0”, format di ArtVerona 2021 che ha invitato una selezione di musei e fondazioni private ad individuare ciascuno un artista presente in fiera da promuovere all’interno della loro programmazione futura. Mattia Bosco – rappresentato in Fiera da Atipografia – è stato scelto dal Parco del Colosseo per la realizzazione della mostra.

Il progetto “Kόrai” prende vita da 12 sculture in marmo concepite appositamente per gli spazi del Tempio di Venere e Roma, il più grande Tempio della Roma antica, inaugurato nel 136 d.C. e rivestito in marmi preziosi provenienti da ogni parte dell’impero, spoliati nel corso dei secoli e oggi conservati solo in parte.

Mattia Bosco reintroduce in forme nuove i preziosi materiali marmorei in uso nell’architettura romana di età imperiale nei resti del tempio: in profonda risonanza con il genius loci, vuole suscitare la sensazione di un rimosso che riaffiora, di antichi abitanti che tornano con sembianze diverse, rivelando però, dal loro modo di abitare lo spazio, di essere di casa. Il marmo Cipollino, il Portoro, il rosso Collemandina, il Paonazzo, il Fiordipesco e il bianco di Carrara – un tempo colonne, pavimenti intarsiati e rivestimenti parietali - ritornano qui come sculture, in una continuità materiale e temporale che unisce passato, presente e futuro. La sostenibilità rappresenta un elemento fondamentale nella pratica dell’artista. Bosco realizza le sue sculture partendo da pietre e da massi scartati dal lavoro di estrazione, perché privi di una forma adatta alla commercializzazione.

Foto: Ph. Giuseppe D’Aleo

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

#mattiabosco #parcoarcheologicodecolosseo 
 @paolacaterina_manfredi
#PCMnews @palazzomadama – Museo Civico d’Arte #PCMnews
@palazzomadama – Museo Civico d’Arte Antica di Torino presenta, da giovedì 26 ottobre 2023 a lunedì 10 giugno 2024, la mostra “Liberty. Torino Capitale”, a cura di Palazzo Madama e della SIAT – Società degli Ingegneri e degli Architetti in Torino con la collaborazione di @mondomostre.
 
L’esposizione racconta con un centinaio di opere il fondamentale ruolo di Torino per l’affermarsi del Liberty, un’arte che nella capitale sabauda diviene il fulcro di una storia che travolge ogni aspetto della vita e della società, definendo un’esperienza architettonica e artistica che dalle suggestioni torinesi si diffonderà nel mondo.
 
Si tratta di un’operazione focale per l’ingresso di Torino nel RANN di Bruxelles e la sua candidatura a Città Patrimonio Mondiale UNESCO per il Liberty.
 
Un allestimento coinvolgente che affronta ogni aspetto delle manifestazioni artistiche del Liberty in modo del tutto originale e inedito, consentendo al visitatore di comprendere appieno i meccanismi della creazione architettonica ed estetica, potendo per prima volta percepire il farsi delle opere, siano esse di architettura, di design d’interni, pitture, sculture, lavori grafici o di decorazione, oggetti d’uso, testi letterari, poesia o musica, tutti lavori caratterizzati dalla particolarissima linea strutturale della natura, generatrice eterna di forme.

L’allestimento, la mostra e il catalogo – edito da @silvanaeditoriale – sono a cura di Beatrice Coda Negozio, Roberto Fraternali, Carlo Ostorero, Rosalba Stura e Maria Carla Visconti che, anche come SIAT, da decenni hanno intrapreso un percorso di tutela e approfondiscono dei temi della cultura Liberty a Torino, rendendosi protagonisti di importanti iniziative scientifiche, editoriali e divulgative.

Immagine: Attilio Mussino
Numero del periodico La Domenica dei Fanciullia contenente la tavola "Elettricità"
Giornale
MUSLI Museo della Scuola e del Libro per l'Infanzia - Fondazione Tancredi di Barolo, Torino
©Fondazione Tancredi di Barolo – MUSLI (Museo della Scuola e del Libro per l’Infanzia), Torino

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

#palazzomadama #liberty #torino @paolacaterina_manfredi
#PCMnews Dal 7 ottobre al 5 novembre al @pacmilan #PCMnews
Dal 7 ottobre al 5 novembre al @pacmilano la nona edizione del progetto di fotografia sociale “RI-
SCATTI” con la mostra “CHIAMAMI COL MIO NOME”.
Sedici persone fra transgender e non-binary raccontano storie vere, amare, gioiose mettendo in 
luce le loro identità e il sofferto percorso di transizione, accendendo i riflettori sulle difficoltà nel riconoscersi prima ancora che farsi riconoscere e accettare dalla propria famiglia, dai propri amici, dalle istituzioni e dalla società.
La mostra è ideata e organizzata dal PAC Padiglione d’Arte Contemporanea e dall’associazione @riscattionlus, promossa dal @comunedimilano_cultura con il sostegno di @tods e in collaborazione con 
l’Associazione @acet_transgenere e l’Associazione @ala_milano_onlus, a cui 
andranno i proventi raccolti con la vendita delle foto e del catalogo.

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@diego.sileo 
#pacmilano #riscatti2023 #chiamamicolmionome
#PCMnews @fondazionenicoladelroscio presenta, da v #PCMnews
@fondazionenicoladelroscio presenta, da venerdì 22 settembre 2023 a giovedì 7 dicembre 2023, una nuova mostra dal titolo “Il fulmine governa ogni cosa”, personale di Francesco Arena e 2º appuntamento del ciclo #ProjectRoom, ideata da Nicola Del Roscio e curata da @davidepell_ e @carlottaspn.

Il ciclo di esposizioni pensato appositamente per la Project Room della Fondazione si propone come un osservatorio sulla produzione artistica italiana contemporanea, in cui alcuni tra i più interessanti artisti italiani sono invitati a proporre interventi sperimentali che riflettano su temi urgenti della contemporaneità.

Ne “Il fulmine governa ogni cosa” convergono e si sovrappongono alcuni dei personaggi che nel corso del tempo @arena1906 ha intercettato o ritrovato: da Martin Heidegger a Glenn Gould, da Jacques-Louis David a Cy Twombly, da Paul Engelmann a Ludwig Wittgenstein. Spaziando dalla filosofia alla musica fino all’arte nelle sue più diverse declinazioni, la galleria di personaggi abbraccia tutto il mondo del sapere.
 
Il titolo della mostra fa riferimento a una citazione di Eraclito che si stagliava sulla fronte dell’architrave della porta della famosa hütte di Heidegger a Todtnauberg, ricostruita a dimensioni reali all’interno degli spazi della Fondazione.
 
Le opere presentate fanno riferimento all’idea di supporto e ausilio sia fisico che emotivo, al quale tutta l’umanità ricorre. I supporti su cui l’uomo agisce ogni giorno, nell’idea proposta dal progetto espositivo, sono il palcoscenico dell’esistenza. Ogni segno all’interno della composizione è riconducibile a un significato simbolico e si ricollega con la vicenda umana.

Il nuovo corso del format #ProjectRoom dà la possibilità di entrare nel vivo del processo creativo dell’artista. All’interno del percorso mostra, sarà infatti allestita anche una sezione documentaria dedicata a tutte le suggestioni e le fonti raccolte dall’artista, il suo studio e gli scambi con i curatori nella fase di realizzazione del progetto.

Foto: Francesco Arena, Il fulmine governa ogni cosa, 2023

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

#fondazionenicoladelroscio #roma @paolacaterina_manfredi
#PCMnews @gagosian è lieta di annunciare “Augus #PCMnews
@gagosian è lieta di annunciare “August”, una mostra di nuovi dipinti di grandi dimensioni e opere su carta di @sabine_moritz_studio presso lo spazio di Roma. Questa è la prima mostra dell’artista con la galleria e la sua prima in Italia. 

Il corpus di dipinti, disegni e opere su carta di Moritz rappresenta una successione di momenti sospesi, in cui l’artista, nei suoi lavori più datati, affianca all’interpretazione del suo ambiente circostante e del mondo naturale, immagini documentali destrutturate; mentre nei suoi dipinti più recenti presenta un approccio maggiormente narrativo rafforzato dall’ampio formato orizzontale dei dipinti. Adattando e modificando un inventario di motivi simbolici e astratti, Moritz riflette sulle dinamiche volubili della provvisorietà e del ricordo. Le sue opere intensificano la nostra sensibilità verso il trascorrere del tempo, collocando l’esperienza personale in narrazioni condivise.

Nei dipinti esposti a Roma, tra i quali ve ne sono quattro tra i più grandi realizzati dall’artista finora, Moritz gioca ancora una volta con probabilità e associazioni di ripetizioni e differenze per considerare la possibilità continua di speranza e bellezza anche nelle circostanze più difficili. Le opere in “August” alludono alle “Metamorfosi “di Ovidio e ad una varietà di fonti della storia dell’arte. Evocando stati liminali dell’essere e figure in transizione, i lavori in mostra incorporano figure semioscure che sembrano emergere da composizioni astratte dai colori sobri quasi naturali. Alludendo all’interpretazione tizianesca dell’incontro tra Artemide e Atteone, per esempio, l’artista affronta i temi della fragilità umana, della sensualità e della forza, evocando un senso di nostalgia per un idillio perduto. Con “Actaeon’s End” (2023), l’artista ripropone la consuetudine di iniziare ogni mostra con un collegamento alla precedente, mantenendo un continuum vitale tra ogni progetto.

Foto: Sabine Moritz, "For the Lovers VI", 2023
© Sabine Moritz. Photo: Georgios Michaloudis, farbanalyse, Cologne, Germany. Courtesy the artist and Gagosian

@165bleeckerstreet 
#gagosian #sabinemoritz #roma #contemporaryart @paolacaterina_manfredi
#PCMnews @artissimafair presenta la 30º edizione #PCMnews
@artissimafair presenta la 30º edizione diretta per il secondo anno da Luigi Fassi e realizzata con il sostegno del Main Partner @intesasanpaolo. 

Artissima 2023, dal 3 al 5 novembre negli spazi dell’Oval di Torino, è caratterizza da iniziative specifiche a conferma della sua unicità nel panorama culturale europeo, con la promessa di una fiera sperimentale, di ricerca e cutting-edge. 
Artissima celebra l’importante anniversario capitalizzando anni di scoperta, ricerca e relazioni per guardare al futuro in modo sempre innovativo e dinamico.

Queste le parole del direttore Luigi Fassi:
“La trentesima edizione di Artissima a Torino racconta la capacità della fiera di trarre una visione progettuale dai suoi tre decenni di attività per continuare a proiettarsi nel futuro, dispiegando la forza del proprio network italiano e internazionale.
Tutto ciò è stato reso possibile grazie a un’intensa attività di ricerca e scouting a livello globale, per continuare a offrire al collezionismo e agli operatori museali l’entusiasmo dell’incontro con gallerie e artisti #di altissimo livello da Europa, Americhe, Africa e Asia. Le quasi quaranta gallerie che nel 2023 partecipano per la prima volta ad Artissima, assieme alle innumerevoli conferme e ritorni, testimoniano l’attrattività della fiera e il suo saper essere catalizzatore di esperimenti, ricerche e investimenti di mercato in ambito artistico. Come reso manifesto da un archivio di tre decenni di attività, anche quest’anno chi scommetterà su Artissima – galleristi, collezionisti, curatori e visitatori – sarà ripagato dalla scoperta di aver saputo intercettare a Torino le opere e gli artisti protagonisti del prossimo futuro”.

Foto 1: Romina De Novellis, Fase Rem 3, 2014, 
Courtesy Alberta Pane (Paris, Venezia) and the artist
Foto 2: Giuditta Branconi, Angels living in hell
Ph. Pietro Cisani, Galleria L.U.P.O. - Lorenzelli Projects
Foto 3: Marius Steiger, Still Life (Fruits, Leaves, Blossoms), 2022 Courtesy of Marius Steiger and Blue Velvet, Zurich

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

#luigifassi 
#artissimafair #artissima2023 #contemporaryart @paolacaterina_manfredi
#PCMopening @lagalleriabper presenta negli spazi d #PCMopening
@lagalleriabper presenta negli spazi della propria pinacoteca a Modena, il progetto espositivo “Mario Sironi. Solennità e tormento”. 
La mostra, aperta al pubblico da venerdì 15 settembre 2023 a domenica 4 febbraio 2024, si inscrive nel calendario di appuntamenti di “festivalfilosofia” (dal 15 al 17 settembre a Modena, Carpi e Sassuolo) il cui tema per l’edizione 2023 è “parola”.
 
Curata da Daniela Ferrari, l’esposizione propone un corpus di circa 40 opere di Mario Sironi (Sassari, 1885 - Milano, 1961), tra cui un nucleo di lavori che viene presentato per la prima volta fuori dalla Sardegna in questo contesto, datati tra il 1926 e il 1958 e appartenenti a una ricca raccolta sironiana donata dalla compagna dell’artista Mimì Costa al Banco di Sardegna - Gruppo @bper_banca. A questo, si aggiungono importanti opere provenienti da prestigiose collezioni private, dall’Associazione Mario Sironi e dall’Archivio Mario Sironi.
Tra le opere in mostra spicca il grande dipinto “Allegoria del lavoro”, studio preparatorio di un affresco oggi distrutto proposto con grande successo nel 1933 alla V Triennale di Milano.

Il progetto “Mario Sironi. Solennità e tormento” intende mettere in luce la grandiosità pittorica e grafica di questo maestro assoluto del primo Novecento che ha saputo rappresentare i tormenti dell’uomo in un’epoca tragica e travagliata come quella del Ventennio.

Il percorso espositivo riunisce opere rappresentative delle attività che caratterizzano l’esperienza artistica di Sironi, come l’arte pubblica e la pittura murale, la scenografica, la pittura da cavalletto, l’illustrazione, il disegno e il collage.

Foto: Installation view, "Mario Sironi. Solennità e tormento" a cura di Daniela Ferrari, Galleria BPER Banca 2023

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

#bperbanca #mariosironi #modena #lagalleriabper @paolacaterina_manfredi
#PCMopening @galleriafumagalli presenta, da mercol #PCMopening
@galleriafumagalli presenta, da mercoledì 13 settembre a venerdì 13 ottobre 2023, il primo progetto espositivo firmato @loft_bygalleriafumagalli – Light On Future Topics, nuova linea di intervento della galleria pensata per approfondire l’universo contemporaneo in tutti i suoi aspetti creativi.
La mostra collettiva “Non perdere il sentiero per via degli alberi”, a cura di @mariavittoriabaravelli, punta i riflettori sui lavori di 5 artisti, le cui poetiche e produzioni artistiche si intrecciano in un racconto inedito e corale: Hisayuki Amae (Kanagawa, Giappone, 1974), Luca Boffi (Milano, 1991), Clara Cebrián (Madrid, 1991), Luigi Pensa (Torino, 2001) e Costanza Starrabba (Ancona, 1995).

Il progetto espositivo crea un palcoscenico che vede protagonisti i lavori degli artisti coinvolti, ciascuno dei quali è invitato a esplorare il proprio sentire e sfidare i limiti della propria ricerca interagendo con quelle degli altri. Punto focale della mostra è l’idea del giardino, campo di riflessione profondamente legato alla storia dell’arte che in questa mostra diviene metafora per la realizzazione di uno spazio di sperimentazione che vede gli artisti che lo animano coltivare la propria diversità e coesistere all’interno dello stesso racconto.

Il risultato è un racconto corale dove narrazioni personali, esperienze e riflessioni estetiche si intrecciano e si arricchiscono a vicenda, in un inedito connubio di colori, tecniche e dimensioni creative.

Foto: LOFT. Non perdere il sentiero per via degli alberi Galleria Fumagalli, Milano, 2023 
Courtesy Galleria Fumagalli
Ph. Lucrezia Roda

@annamaria_maggi @zanello.massimo 
#galleriafumagalli #loft #milano #mariavittoriabaravelli #contemporaryart @paolacaterina_manfredi
#PCMnews Riparte la programmazione del Teatrino di #PCMnews
Riparte la programmazione del Teatrino di @palazzo_grassi.

Tutti gli appuntamenti in programma per l’autunno 2023 tra approfondimenti e incontri con gli artisti, proiezioni e attività per diverse tipologie di pubblico.
 
Prossimi appuntamenti in calendario per il mese di settembre:
- 15 settembre 2023, ore 18.00 - "Not Vital: Sculpture. By Alma Zevi"
- 16 settembre 2023, ore 11.00-13.00 e 16.00–18.00 – Altri Sguardi, visite alla mostra “Icônes”
- 20 settembre 2023, ore 18.30 - CHRONORAMA Movies - Anni 10
- 22 settembre 2023, ore 18.00 - Mondo Novo - Fosbury Architecture
- 23 settembre 2023, ore 15.00 - Superlab con Lucio Schiavon
- 27 settembre 2023, ore 18.30 - CHRONORAMA Movies - Anni 20
- 27 settembre 2023, ore 20.00 - "La vaga grazia" di Eva Geatti

È stato presentato oggi da Bruno Racine, amministratore delegato e direttore di Palazzo Grassi – Punta della Dogana, il calendario degli appuntamenti per l’autunno 2023.

Come ogni anno l'istituzione ha collaborato con partner locali, nazionali e internazionali per disegnare un programma accessibile a pubblici diversi e in grado di offrire molteplici visioni sulle urgenze che informano il dibattito attuale e le ricerche più recenti, attraverso i diversi linguaggi della contemporaneità.

Insieme agli appuntamenti dedicati alle mostre in corso, “CHRONORAMA. Tesori fotografici del 20° secolo” e "Chronorama Redux", a Palazzo Grassi e “ICÔNES”, a Punta della Dogana, il programma include incontri e dialoghi aperti che portano sul palco del Teatrino personalità del mondo della cultura, artisti italiani e internazionali, proiezioni di film, performance e concerti di musica contemporanea e sperimentale, workshop interattivi con ospiti d'eccezione, visite guidate e masterclass con professionisti internazionali.

Foto 1: The Faithful, still.
Ph. Mariela Kaye_FIFA
Foto 2: La Vaga Grazia di Eva Geatti. Ph. Elena Liscio
Foto 3: Altri Sguardi 2023 a Punta della Dogana. Ph. Matteo De Fina

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@clementinarizzi 
#palazzograssi #puntadelladogana #pinaultcollection #venezia @paolacaterina_manfredi
#PCMnews Mercoledì 13 settembre, alle ore 18.00, #PCMnews
Mercoledì 13 settembre, alle ore 18.00, presso il @museomadre, avrà luogo la presentazione del vinile di Anri Sala, dal titolo “Body Double”, realizzato nell’ambito di @pompeii_commitment. Materie archeologiche – il primo programma d’arte contemporanea a lungo termine istituito dal @pompeii_parco_archeologico. 

Dopo i saluti istituzionali di Angela Tecce, Presidente della Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee, @eva.fabbris, Direttrice del museo Madre, e @gabrielzuchtriegel, Direttore del Parco Archeologico di Pompei, interverranno, con l’artista, Andrea Viliani, Direttore del Museo delle Civiltà e co-curatore Pompeii Commitment, @marcellabeccaria, Capo Curatore e Curatore delle Collezioni del Castello di Rivoli Museo d’Arte Contemporanea, Rivoli-Torino, Vice Presidente di AMACI-Associazione dei Musei d’Arte Contemporanea Italiani, curatore ospite del progetto.

Il vinile “Body Double” di Anri Sala è stato realizzato con la curatela di Marcella Beccaria e Andrea Viliani, e prodotto grazie al supporto di Gianfranco D’Amato.

La presentazione di questo lavoro al Madre assume particolare rilevanza nella prospettiva di una costruttiva sinergia tra le istituzioni, che hanno già collaborato in occasione della mostra “Pompei@Madre”, curata da Andrea Viliani e inaugurata alla fine del 2017.

Sala è l’artista che ha inaugurato “Pompeii Commitment. Materie archeologiche – Digital Fellowship”, nuovo programma annuale che promuove la ricerca artistica e curatoriale all’interno del contesto trans-temporale, multi-specie e profondamente stratificato di Pompei. 
Curata da Marcella Beccaria, la Digital Fellowship presenta “Body Double”, opera sonora che mette in relazione reperti trovati a Pompei in anni recenti con altri riferibili a scavi dei secoli passati. L’opera si articola in 2 parti – “Side A” e “Side A Too” –, pubblicate su 🔗pompeiicommitment.org nelle date 1° settembre e 6 ottobre 2022, e ora presentate in un disco in edizione limitata.

Immagine: Anri Sala, Untitled (Body Double II), 2022, Unique & signed by the artist

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

#anrisala #pompeii #museomadre @paolacaterina_manfredi
#PCMnews Una Madonnina che fa capolino dall’acqu #PCMnews
Una Madonnina che fa capolino dall’acqua della Darsena di Milano. È il progetto installativo di @fabriziospucches, che richiama l’attenzione sul cambiamento climatico e sulle conseguenze drastiche di cui la città stessa si è resa testimone nel corso degli ultimi mesi.
 
Protagonista dell’installazione, intitolata “Souvenir,” è la riproduzione di una delle immagini più iconiche della città, la Madonnina che troneggia sul Duomo di Milano, che l’artista immerge nelle acque della Darsena come se il resto dell’edificio fosse stato inghiottito e sommerso dalle inondazioni e dai nubifragi.
 
Spucches ha deciso di realizzare questo progetto installativo nonostante gli siano stati negati i permessi per farlo: questa operazione inizialmente prevista a luglio 2023 come punto di partenza di una raccolta fondi a favore delle popolazioni alluvionate del Pakistan - nonostante lo stato dei lavori avanzato e il via libera di tutte le autorità e istituzioni competenti - a due giorni dall’inaugurazione è stata bloccata dall’Arciprete di Milano, Mons. Gianantonio Borgonovo per ragioni connesse alla mercificazione dell’immagine della Madonnina.

Come spiega Fabrizio Spucches nella lettera aperta che accompagna l’installazione, l’artista ha quindi acquistato una riproduzione della Madonnina regolarmente in vendita presso lo shop ufficiale della Veneranda Fabbrica del Duomo di Milano e battezzato il progetto “Souvenir”. Il titolo ironizza volutamente sulle modalità con cui l’istituzione impiega abitualmente l’iconica statua per fini commerciali, quando il suo utilizzo per una raccolta fondi a scopi umanitari viene vietato.

Foto: Fabrizio Spucches, Souvenir, 8 settembre 2023

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#fabriziospucches #milano #contemporaryart @paolacaterina_manfredi
#PCMnews @fondazionemerz presenta, dal 30 ottobre #PCMnews
@fondazionemerz presenta, dal 30 ottobre 2023 al 28 gennaio 2024, il nuovo progetto espositivo “Through the Palestinian Museum of Natural History and Humankind”, dell’artista @khalilrabah(Gerusalemme, 1961), a cura di Claudia Gioia.
 
L’esposizione concepita da Khalil Rabah per la Fondazione Merz nasce come estensione del “Palestinian Museum of Natural History and Humankind (PMNHHk)”, progetto artistico sviluppato come un’istituzione museale nomade che l’artista ha inaugurato nel 2003. Il museo di Rabah, che comprende dipartimenti come geologia, botanica e paleontologia, ha visto diverse iterazioni in tutto il mondo e si identifica come un progetto in continuo divenire.

A Torino, per la prima volta, il “Palestinian Museum of Natural History and Humankind” di Khalil Rabah assume la forma di un cantiere archeologico, in cui il visitatore è invitato a immergersi in un racconto storico restituito attraverso testimonianze e indizi.  Negli spazi della Fondazione Merz, l’artista sfida il ruolo del museo come mero contenitore e si focalizza sull’arte come strumento di interpretazione e correzione della storia.
 
La pratica artistica di Khalil Rabah spazia tra pittura, scultura e installazione per costruire un’analisi lucida e attenta della storia e delle sue interpretazioni, mettendone in discussione le modalità narrative e la percezione che generano. Tematiche fondamentali come il cambiamento, la memoria e l’identità si intersecano nei suoi lavori, creando nuovi modi di rappresentare le comunità e i rapporti che le compongono.

Foto: Khalil Rabah, In this issue, 2012
Courtesy the artist

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@beatrice_merz @claudia631901 
#fondazionemerz #torino #khalilrabah #contemporaryart @paolacaterina_manfredi
Venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 settembre 2023, Venerdì 8, sabato 9 e domenica 10 settembre 2023, in occasione della mostra “Icônes”, a cura di Emma Lavigne e Bruno Racine a Punta della Dogana sino al 26 novembre 2023, il Teatrino di @palazzo_grassi propone la proiezione di “akingdoncomethas” (105', 2018) di Arthur Jafa.

Il lavoro video di Jafa veicola un messaggio di speranza e riflette sul tema dell’icona, al centro dell’esposizione di Punta della Dogana, attraverso un montaggio composto da immagini di riti religiosi e canti gospel registrati presso le congregazioni afroamericane.
La mostra “Icônes” riunisce le opere di Josef Albers, James Lee Byars, Maurizio Cattelan, Étienne Chambaud, Edith Dekyndt, Theaster Gates, David Hammons, Donald Judd, On Kawara, Kimsooja, Joseph Kosuth, France- sco Lo Savio, Sherrie Levine, Agnes Martin, Paulo Nazareth, Camille Norment, Roman Opalka, Lygia Pape, Michel Parmentier, Philippe Parreno, Robert Ryman, Dineo Seshee Bopape, Dayanita Singh, Rudolf Stinger, Lee Ufan, Danh Vo e Chen Zhen, e tra figurazione e astrazione, invoca tutte le sfaccettature dell’immagine nel contesto artistico. Le opere presentate lungo il percorso espositivo diventano apparizioni, illuminazioni, rivelazioni, fino alla trasfigurazione.

Sul sito di Palazzo Grassi tutte le attività del museo, in scena nelle sedi espositive e al Teatrino, sono costan- temente aggiornate alla voce “Programma” 🔗pinaultcollection.com/palazzograssi/it.

Foto: Still from “akingdoncomethas” (105', 2018) di Arthur Jafa.

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@clementinarizzi 
#palazzograssi #arthurjafa #teatrinodipalazzograssi #venezia #pinaultcollection
#PCMopening ✨SEPTEMBER 2023✨ - dal 2 settembr #PCMopening
✨SEPTEMBER 2023✨

- dal 2 settembre
@eatalyarthouse 
“FILI IFE E GRIFI”, mostra personale di Anastasiya Parvanova

- dal 7 settembre
@platea_palazzogaleano 
“DREAM FACTORY”, progetto espositivo di Vittorio Zeppillo

- 13 settembre ore 18.00
@pompeii_commitment @museomadre 
“BODY DOUBLE”, presentazione del vinile di Anri Sala

- dal 13 settembre
@loft_bygalleriafumagalli @galleriafumagalli 
“NON PERDERE IL SENTIERO PER VIA DEGLI ALBERI”, primo progetto espositivo firmato LOFT - Light On Future Topics

- dal 15 settembre
@lagalleriabper @bper_banca 
“MARIO SIRONI. SOLENNITÀ E TORMENTO” negli spazi della pinacoteca di Modena

- dal 20 settembre
@soggettiva_gallery 
“ANDERSON CITY PALETTE incentrata sul cinema di Wes Anderson

- dal 22 settembre
@gagosian Roma
“AUGUST”, mostra personale di Sabine Moritz

- dal 22 settembre 
@fondazionenicoladelroscio 
“IL FULMINE GOVERNA OGNI COSA”, mostra personale di Francesco Arena

- dal 22 settembre
@parcocolosseo @atipografia 
“KÒRAI”, progetto espositivo di Mattia Bosco nei Tempio di Venere e Roma

- dal 29 settembre
@ica_milano @_albertosalvadorii 
“EUFORIA”, mostra personale di Leda Catunda
“JUS D’ORANGE”, inedito progetto espositivo di Camille Henrot ed Estelle Hoy

- 29 e 30 settembre 
@ica_milano
La terza edizione di “BOOKS & OTHERS”

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@paolacaterina_manfredi 
#september #2023 #contemporaryart
#PCMnews È in edicola il nuovo numero de @ilgiorn #PCMnews
È in edicola il nuovo numero de @ilgiornaledellarte!

✨ Gli highlight del numero di settembre 2023 (n. 442) ✨

IL NUMERO DI SETTEMBRE DEDICA LA PRIMA PAGINA A UN TEMA CRUCIALE: LA RIBELLIONE DELL’OCCHIO CRITICO DI FRONTE ALL’INFLAZIONE DI MOSTRE ED EVENTI SPETTACOLO SPESSO IMPROVVISATI, PRIVI DI UN VERO SIGNIFICATO CULTURALE E IN DEFINITIVA DELUDENTI. 
LA RISPOSTA DEL “GIORNALE” È ALL’INSEGNA DI UN MOTTO A QUATTRO M: MENO MOSTRE MA MIGLIORI.

🔮 Il tema della qualità delle mostre viene introdotto da un editoriale di Gian Enzo Sperone, intitolato “Il peggio aiuta a capire il meglio”.
🌊 Il supplemento “VEDERE A” di questo numero propone un focus su PUGLIA E BASILICATA, in cui trovano spazio ben tre speciali: dedicati il primo al Segretariato regionale del Ministero della Cultura per la Puglia, il secondo alla Soprintendenza Nazionale per il patrimonio culturale subacqueo e il terzo alla Direzione regionale Musei Puglia.
🗞️ A “Il Giornale del Ministero della Cultura” è riservata come ormai da tradizione una doppia pagina.
🔗Sul sito http://www.ilgiornaledellarte.com continuano il proprio percorso “IL MUSEO INFINITO”, raccolta curata da Arianna Antoniutti di reportage approfonditi sulle innumerevoli storie, opere e luoghi dei Musei Vaticani e “NUOVE IMMAGINI,” serie di package di approfondimento sulle sperimentazioni in atto nel mondo della fotografia e della cultura visuale a cura di Rica Cerbarano.
🎿 “Il tormentone delle Olimpiadi di Milano e Cortina”.
Una doppia pagina di inchiesta, con articoli di Veronica Rodenigo, Michele Roda e Alessandro Colombo.
🪄  Su “Vernissage” l’artista Elisa Montessori intervistata da Alessandra Mammì per la 90º puntata della serie “Eretici e Profeti”.
🔨 Il restauro che si concluderà a fine anno nella Cappella Brancacci illustrato da Laura Lombardi.
🖼️ Stefano Luppi riferisce sulla mostra dedicata a Mario Sironi che aprirà il 15 settembre a Modena.
📊 “Semestrale delle case d’aste: Meno aste, ma risultati in crescita”. L’accurata analisi di mercato di Michela Moro.

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@allemandi.libri @luigicerutti_ 
#ilgiornaledellarte #settembre @paolacaterina_manfredi
#PCMnews @yuri_ancarani partecipa con “IL POPOL #PCMnews

@yuri_ancarani partecipa con
“IL POPOLO DELLE DONNE. IL FIL
alla XX edizione delle @giornatedegliautori di Venezia
 
Prodotto da @dugong_films, in collaborazione con il @pacmilano Padiglione d’Arte Contemporanea e @associazione_acacia, e distribuito da Barz and Hippo, Il film descrive l’aumento della violenza maschile contro le donne, la perdurante insicurezza femminile nei confronti degli uomini e l’interconnessione fra i due fenomeni.

Il testo e la voce sono di Marina Valcarenghi, psicoanalista e studiosa di psicoanalisi sociale, che trent’anni fa è stata la prima a entrare come psicoanalista a contatto con i detenuti per reati di violenza sessuale.

La colonna sonora del film è firmata dalla compositrice e musicista italiana @cat_barbieri.
 
Domenica 3 settembre 2023, ore 18.00
Sala Laguna, Lido di Venezia
Ingresso gratuito, prenotazione obbligatoria:
🔗https://www.giornatedegliautori.com/booking.asp 

A seguire, il regista Yuri Ancarani e la dott.ssa Marina Valcarenghi, con la mediazione di Silvia Jop, direttrice artistica di Isola d’Edipo, approfondiscono i temi trattati dal film e rispondono alle domande del pubblico in sala.

Video: Estratto da IL POPOLO DELLE DONNE. IL FILM, Yuri Ancarani, 2023, Italia

Communication strategy e media relations a cura di PCM Studio 

@labiennale 
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#PCMnews @platea_palazzogaleano presenta da gioved #PCMnews
@platea_palazzogaleano presenta da giovedì 7 settembre a domenica 1 ottobre 2023 “Dream Factory”, personale di @vittorio_zeppillo, a cura di @bennimonti e @niccoplum, 3º episodio del palinsesto espositivo dedicato agli artisti emergenti under 35, quest’anno selezionati da @ra_dimartino.
 
“Dream Factory” è il titolo dell’intervento di Vittorio Zeppillo: un’installazione site-specific che traduce in termini estetici la dimensione dell'ambiguo, come è tipico della ricerca visiva condotta dall’artista. 
 
L’opera si compone di più elementi materici e di un sistema motorizzato che genera movimento continuo, una vera e propria macchina di scena che anima l’opera di un “respiro” incessante. La composizione suggerisce l’idea di una presenza umana, come se ci fosse un corpo vivo celato da una coperta e sorpreso nel compimento di atti misteriosi, che il visitatore può soltanto immaginare completando da solo il copione di questa storia.
Le letture potrebbero essere molteplici, quella più immediata connette la silhouette evocata dall’opera al contesto urbano, suggerendo l’esistenza di un corpo in cerca di riparo nella nicchia della vetrina, quasi come se si trattasse di una persona senza-fissa-dimora alla ricerca di riposo, un’intimità violata dal voyeurismo obbligato cui è sottoposto l’osservatore.
Il gioco di movimenti rende infatti scomoda l’osservazione, vuole disturbare il pubblico, invitato a immergersi nel turbinio di libere associazioni che possono scaturire durante quello che sembra un teatrino dell'equivocabile.
 

Con il proseguo di questa avventura, Platea | Palazzo Galeano si propone di dare impulso a un nuovo ecosistema relazionale in città, basato sulla condivisione di valori culturali ed estetici, invitando il pubblico e la cittadinanza alla partecipazione attraverso formule diverse di mecenatismo, al fine di rafforzare il senso di comunità e responsabilità civile.

Foto: Vittorio Zeppillo, Design Terrae, 2023

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@claudiaferraribucci 
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#PCMnews @artissimafair Internazionale d’Arte Co #PCMnews
@artissimafair Internazionale d’Arte Contemporanea di Torino, unica fiera in Italia esclusivamente dedicata all'arte contemporanea nella sua 30ºedizione intitolata “Relations of care” ospiterà dal 3 al 5 novembre 2023 negli spazi dell’Oval di Torino la partecipazione di 181 gallerie italiane e internazionali, di cui 68 progetti monografici e curati per meglio presentare al pubblico il lavoro dei propri artisti.

Le sezioni curate vedono riconfermati Irina Zucca Alessandrelli (curatrice, Collezione Ramo – Milano) per la sezione “Disegni” e Maurin Dietrich (direttrice, Kunstverein München – Monaco) e Saim Demircan (curatore indipendente e scrittore, Torino) per la sezione “Present Future”.
Il team curatoriale di “Back to the Future” è composto per il primo anno da Defne Ayas (curatrice freelance, Berlino) e Francesco Manacorda (curatore freelance, Londra).

“Disegni” presenta progetti concepiticome mostre personali che valorizzano l’autenticità e l’autonomia dell’opera su carta. La sezione, l’unica nelle fiere italiane dedicata a questo mezzo, promuove l’unicità del disegno e la sua immediatezza con lo scopo di far conoscere la potenza e la ricchezza espressiva di un medium ancora poco conosciuto e valorizzato.

“Present Future” è dedicata ai talenti emergenti e ospita progetti monografici con l’obiettivo di mettere in risalto le nuove tendenze che stanno caratterizzando il panorama artistico internazionale.

“Back to the Future” propone progetti monografici di pionieri dell’arte contemporanea, il cui lavoro ha avuto un ruolo chiave nella storia dell’arte. La sezione accoglie opere realizzate dal 1950 al 1979, prediligendo aree geografiche in cui le artiste sono state meno visibili per via delle loro identità di genere, culturali e politiche.

Foto 1: MARIA FREIRE, Rojo y Azul, 1974
Courtesy BLACK GALLERY, Pueblo Garzón
Foto 2: CARLOS AMORALES, Notation for Voice Drawing 01-04, 2023, Courtesy l'artista e Umberto Di Marino, Napoli
Ph. Alfonso Santiago
Foto 3: SOPHIA MAINKA, Habit Loss 1, 2023, Norimberga

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@intesasanpaolo 
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#PCMnews Torna a Venezia il cinema di @yuri_ancara #PCMnews
Torna a Venezia il cinema di @yuri_ancarani (Ravenna, 1972) nell’ambito della XX edizione delle @giornatedegliautori che si terranno al Lido dal 30 agosto al 9 settembre 2023, in occasione dell’80. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica – @labiennale di Venezia.
L’artista e regista Yuri Ancarani è stato invitato a prendere parte alla rassegna nella sezione “Proiezioni speciali / Dialoghi con gli autori” con la sua ultima opera cinematografica “IL POPOLO DELLE DONNE. IL FILM” (60’, Italia, 2023), prodotta da @dugong_films, in collaborazione con il @pacmilano Padiglione d’Arte Contemporanea e @associazione_acacia – Associazione Amici Arte Contemporanea Italiana, e distribuita da Barz and Hippo.

“IL POPOLO DELLE DONNE. IL FILM” evidenzia per la prima volta il rapporto fra la crescente affermazione sociale delle donne e l’aumento della violenza sessuale maschile, fenomeni che nel corso del film vengono descritti come direttamente proporzionali. Quanto più il mondo delle donne, ancora inevitabilmente insicuro, viene tuttavia alla ribalta, tanto più si acuisce la violenza insofferente di una parte del mondo maschile. Un fenomeno opposto a quanto generalmente si supponeva anche in ambito scientifico.

Protagonista del film documentario è la dott.ssa Marina Valcarenghi, psicoterapeuta e psicoanalista, con un passato nel giornalismo, nella politica durante gli anni Sessanta e Settanta, e con quarantacinque anni di lavoro clinico alle spalle.

La colonna sonora de “IL POPOLO DELLE DONNE. IL FILM” porta la firma di uno dei più interessanti talenti della scena musicale contemporanea italiana: la compositrice e musicista @cat_barbieri.

Il film prende i tratti di un documentario sulla società contemporanea, in bilico tra costruzione filmica e presa diretta, cifra stilistica dell’opera di Yuri Ancarani in cui bellezza e realtà si confondono, conferendo forma a una visione poetica e radicale.

Video: estratto da IL POPOLO DELLE DONNE. IL FILM, Yuri Ancarani, 2023, Italia

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@galleriafumagalli presenta, da mercoledì 13 settembre a venerdì 13 ottobre 2023, il primo progetto espositivo firmato @loft_bygalleriafumagalli – Light On Future Topics, nuova linea di intervento della galleria pensata per approfondire l’universo contemporaneo in tutti i suoi aspetti creativi.
La mostra collettiva “Non perdere il sentiero per via degli alberi”, a cura di @mariavittoriabaravelli, punta i riflettori sui lavori di cinque artisti, le cui poetiche e produzioni artistiche si intrecciano in un racconto inedito e corale: Hisayuki Amae (Kanagawa, Giappone, 1974), Luca Boffi (Milano, 1991), Clara Cebrián (Madrid, 1991), Luigi Pensa (Torino, 2001) e Costanza Starrabba (Ancona, 1995).

Il progetto espositivo crea un palcoscenico che vede protagonisti i lavori dei cinque artisti coinvolti, ciascuno dei quali è invitato a esplorare il proprio sentire e sfidare i limiti della propria ricerca interagendo con quelle degli altri. Punto focale della mostra è l’idea del giardino, campo di riflessione profondamente legato alla storia dell’arte che in “Non perdere il sentiero per via degli alberi” diviene metafora per la realizzazione di uno spazio di sperimentazione che vede gli artisti che lo animano coltivare la propria diversità e coesistere all’interno dello stesso racconto. 
Il risultato è un racconto corale dove narrazioni personali, esperienze e riflessioni estetiche si intrecciano e si arricchiscono a vicenda, in un inedito connubio di colori, tecniche e dimensioni creative.

Spiega Maria Vittoria Baravelli, curatrice della mostra: “Le opere sono storie che si intrecciano come radici nutrite dal terreno fertile del talento e si snodano verso l’alto come rami di un albero che tende sempre più in alto. Perché in un mondo fluido, iperconnesso e surriscaldato, non liquefarsi per poter essere tutto, è il primo passo per poter essere ancora qualcosa.”

@annamaria_maggi @zanello.massimo 
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